OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO Si batte il tempo per approvare con un percorso partecipato il piano delle antenne, redatto su incarico dell’Amministrazione Comunale dalla ditta Polab di Cascina di Pisa, dato che il voto finale dovrà essere espresso entro la fine del mese di marzo, scadenza oltre la quale il Consiglio Comunale non potrà più essere convocato in vista delle prossime elezioni amministrative del mese di giugno.
Gli step
Dopo l’incontro on line che si è svolto lo scorso 9 febbraio con la partecipazione dei responsabili della ditta, ancora oggi visibile sulle pagine Facebook e Youtube del Comune di Fano, venerdì prossimo alle ore 17 nella sala del Consiglio Comunale si terrà un nuovo incontro in presenza a cui tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare, sia per visionare il piano sia per esprimere le loro osservazioni e proposte.
Venerdì prossimo gli intervenuti potranno dialogare con la Commissione Ambiente, prendere atto della posizione delle antenne nei vari quartieri ed eventualmente proporre delle alternative, in modo tale da poter redigere la versione definitiva del piano entro la scadenza prefissata. «Abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo piano – ha evidenziato l’assessora all’Ambiente Cora Fattori - facendo anche una ricognizione sul piano precedente insieme ad una approfondita valutazione dell'impatto elettromagnetico sul territorio.
Ora inizia una seconda fase, con la possibilità per tutti i cittadini di presentare integrazioni e modifiche al nuovo progetto, fermo restando che quest’ultimo potrà sempre essere rivisto di anno in anno. Tra l’altro c’è una grossa novità: il Tar Marche ha emesso una sentenza relativa al Comune di Morro d’Alba, in cui si chiarisce che l’impostazione del piano antenne, similmente adottata dal Comune di Fano insieme a Polab, è quella che viene premiata anche a livello giudiziario. Questo, nell’ambito di una materia così complessa come quella che coinvolge il settore della telefonia mobile, spesso oggetto di manifestazioni, protesti e ricorsi al tribunale amministrativo, ci fa ben sperare per una gestione efficace del territorio».
Doppio effetto
Questo certifica per l’assessora Fattori che siamo sulla buona strada per raggiungere due risultati: «Da un lato - ha detto - avalliamo uno sviluppo tecnologico come richiesto dal Governo nazionale e dall’altro tuteliamo la salute delle persone. Inoltre, faremo in modo di informare i cittadini spiegando il livello di inquinamento elettromagnetico nel territorio e inseriremo sulla nostra pagina istituzionale tutte le valutazioni affinché ogni cittadino possa verificare nel proprio sito e nella sua antenna la copertura del campo elettromagnetico ed, eventualmente, intervenire». Una cosa comunque è certa: la posizione delle antenne per motivate ragioni potrà essere spostata, ma non eliminata del tutto. Le ditte della telefonia mobile devono essere messe nelle condizioni di coprire tutte le cosiddette zone d’ombra.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico