Fano, il paziente in Rianimazione muore: famiglia autorizza dono organi

Fano, il paziente in Rianimazione muore: famiglia autorizza dono organi
FANO  - L’ultimo grande gesto d’amore: i familiari di un paziente, ricoverato e deceduto in Rianimazione, hanno acconsentito alla donazione degli organi; nella...

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FANO  - L’ultimo grande gesto d’amore: i familiari di un paziente, ricoverato e deceduto in Rianimazione, hanno acconsentito alla donazione degli organi; nella notte tra il 14 e 15 agosto sono iniziate le procedure di prelievo nel blocco operatorio dell’ospedale di Fano dove era pronta un’equipe di professionisti interamente dedicata. E’ il quinto prelievo multiorgano al Santa Croce di Fano.

Le procedure medico legali inerenti l’accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal collegio medico composto dai professionisti della Rianimazione, della Neurologia, dell’Anatomia Patologica e della Direzione Medica di Presidio in collaborazione con il personale  medico, infermieristico della Rianimazione e del Blocco Operatorio. Il Collegio Medico e le equipe esterne intervenute per il prelievo di organi hanno effettuato le procedure: le cornee sono state destinate alla Banca degli Occhi di Fabriano, i reni all’ospedale di Padova.
“Un riconoscimento particolare per l’estrema sensibilità e generosità dimostrata in un momento così doloroso dai familiari del paziente deceduto – commentano i medici coinvolti nelle procedure di accertamento di morte cerebrale -. L’impegno di tutti i professionisti della salute, hanno reso possibile, ancora una volta, riaccendere la speranza per altre vite. Le donazioni di organi sono un indice di qualità delle strutture sanitarie e i risultati ottenuti ne qualificano l’attività. Tutto questo è il frutto di un’organizzazione specifica, del lavoro dei Coordinatori Locali, delle Direzioni Mediche di Presidio e di tutti i professionisti che a vario titolo contribuiscono alle operazioni di donazione”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico