FANO - I giorni della merla sono diventati i giorni della nebbia, che ultimamente sembrava un po’ passata di moda. Il nautofono serviva proprio ad orientare i pescatori,...
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E se anche nel frattempo la flottiglia peschereccia si è quasi estinta, mentre la tecnologia continua a correre ed è diventata di uso comune, la scomparsa di quel suono così caratteristico era stato vissuto da molti del mondo marinaro come una ferita insopportabile e dai pescatori dilettanti, che al Gps sono più refrattari, come un pericoloso handicap. Tutto sanato con la riattivazione dell’agosto scorso, anche se poi per il battesimo del fuoco si è dovuto attendere fino a questi ultimi due giorni, quando appunto la nebbia si è presa la scena. E subito l’evento è diventato un tormentone della rete, che in realtà anche in tutti questi anni al nautofono aveva sempre dedicato attenzione, così come alla crociata per riportarlo in dotazione. Perché poi il suono di adesso sarebbe più forte di quello udito fino al 2012 e stando a chi giura di sentirlo bene da Rosciano, chi racconta lo stesso da Caminate e chi azzarda di averlo percepito da Pesaro, non ci sarebbero dubbi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico