Fano, maxi evasione: imprenditore dell'abbigliamento versa 6 milioni

Fano, maxi evasione: imprenditore dell'abbigliamento versa 6 milioni
FANO – Accusato di maxi evasione, imprenditore fanese attivo nel commercio di abbigliamento si vede dissequestrare parte dei beni e versa 6 milioni di euro...

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FANO – Accusato di maxi evasione, imprenditore fanese attivo nel commercio di abbigliamento si vede dissequestrare parte dei beni e versa 6 milioni di euro all’Erario.


Nello scorso mese di dicembre, a seguito di accertamenti emessi dalla Direzione Provinciale di Pesaro e Urbino dell’Agenzia delle Entrate, attivati a seguito di verbale della Guardia di Finanza, sono stati versati dalle società destinatarie dei controlli oltre 6.000.000 di euro per la definizione delle pendenze. Tale definizione è stata resa possibile grazie al lavoro congiunto della Direzione Provinciale di Pesaro e Urbino e dei finanzieri fanesi, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro. Nello specifico, l’attività istruttoria della Guardia di Finanza di Fano e la conseguente attività accertativa della Direzione Provinciale di Pesaro e Urbino hanno consentito di procedere al dissequestro delle somme necessarie al pagamento di quanto dovuto al Fisco; il dissequestro ha però riguardato solo una parte dei beni e delle disponibilità finanziarie sequestrati (anche presso un Istituto di credito della Repubblica di San Marino) pari ad un valore effettivo di euro 11.686.445,00 su un totale complessivo di euro 15.253.383,00. Le somme sono riconducibili all’attività di un’organizzazione, con centro logistico ed operativo a Fano e ramificata in diverse regioni italiane, finalizzata all’evasione fiscale internazionale mediante la creazione di un complesso schema comprendente più società, alcune delle quali ubicate in Lettonia e Lituania e attive nella commercializzazione di articoli di abbigliamento. Dodici sono risultate le società coinvolte (5 estere e 7 italiane) attraverso le quali, con articolati schemi evasivi e fittizie triangolazioni commerciali, perfezionati dal 2008 al 2015, sono state emesse fatture false per circa 55 milioni euro, drenando e occultando al Fisco imposte evase pari a circa 23 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico