FANO - Allontanata dalla residenza protetta Cante di Montevecchio un’operatrice socio sanitaria di 62 anni, denunciata per maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti....
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L’indagine, svolta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione fanese, racconta un quadro di presunti comportamenti vessatori verso un’umanità fragile e indifesa, in un crescendo di aggressività che dalle ingiurie e dagli atteggiamenti minacciosi sarebbe sfociata anche negli strattoni e nelle percosse. Spiega il capitano Maximiliano Papale, comandante della compagnia fanese, che le intercettazioni ambientali avrebbero «permesso di ricostruire e documentare ben 16 episodi distinti di maltrattamenti ad opera della Oss», la sessantaduenne.
Alcuni di questi episodi sarebbero stati «compiuti alla presenza e in concorso con una collega di reparto più giovane», ma allo stato attuale degli accertamenti la posizione della seconda donna è «ritenuta più marginale». Per lei una denuncia, mentre ieri mattina i carabinieri hanno notificato alla sua collega la misura cautelare disposta dal gip Giacomo Gasparini: l’ordinanza di sospensione dal pubblico servizio, che allontanerà per 6 mesi l’Oss di 62 anni dalla residenza protetta e dagli anziani ospiti. Le è contestata l’aggravante di aver perpetrato i maltrattamenti su persone con disabilità. Dirette dal pubblico ministero Valeria Cigliola, le indagini sono state avviate nel gennaio scorso da alcune segnalazioni pervenute ai carabinieri di Fano: riguardavano presunti comportamenti vessatori nei confronti degli anziani. I primi approfondimenti compiuti dai carabinieri hanno permesso di accertare che la donna, assunta nel 2006, aveva «subito svariati provvedimenti disciplinari per fatti analoghi». Aggiunge la nota della compagnia fanese che sono state fornite alla magistratura riprese video con episodi di «umiliazione, sopraffazione, violenza fisica e psicologica». Sarebbero avvenuti nelle camere degli anziani o nelle vicinanze, ma in altre occasioni anche nei locali comuni adibiti allo svago e alla consumazione dei pasti. I motivi scatenanti? «Spesso semplici richieste di cure e accudimento».
La brutalità
Risulta ai carabinieri che gli anziani maltrattati siano tutte persone accomunate da uno stato di grande fragilità fisica e morale, alle quali la situazione avrebbe provocato un contraccolpo psicologico molto negativo. Uno dei traumi più laceranti per chi è anziano, quando nei pensieri si fa largo la convinzione «di essere solo un peso da tollerare». Nella residenza protetta Cante di Montevecchio c’è la possibilità di seguire 38 anziani non autosufficienti, ma in questa fase sono sospesi gli ingressi di nuovi ospiti per ovvie ragioni precauzionali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico