Fano, riservatezza e pietà per il funerale di Rita Talamelli. Anche il sindaco nella chiesa di San Pio X

Riservatezza e pietà, l’addio alla donna uccisa Anche il sindaco presente al rito celebrato ieri nella chiesa di San Pio X
FANO Cordoglio, pietà, commiserazione: sono le parole con le quali le molte persone che hanno partecipato ieri al funerale di Rita Talamelli hanno commentato quanto di...

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FANO Cordoglio, pietà, commiserazione: sono le parole con le quali le molte persone che hanno partecipato ieri al funerale di Rita Talamelli hanno commentato quanto di tragico è avvenuto la sera del 20 novembre scorso, quando Angelo Sfuggiti ha ucciso la moglie al culmine di una esasperazione generata dalla malattia mentale di lei. 

 
Non ci sono stati ricordi pubblici al termine del rito che è stato celebrato nella chiesa di San Pio X, come ormai avviene nei casi in cui la morte di una persona colpisce tutta la città, ciascuno ha riflettuto all’interno del suo animo sulla gravità di quanto avvenuto. Una gravità che trascende l’atto delittuoso in sé per sé per acquistare una dimensione di carattere sociale.

Il marito sarà interrogato dal giudice

 

Non è azzardato dire che la stessa pietà che è stata mossa dalla morte di Rita Talamelli è stata trasmessa al marito Angelo, in procinto di essere interrogato dal giudice, dopo che sarà dimesso dall’ospedale in seguito al tentativo di suicidio. Tutti gli amici sono concordi con l’affermare che per Angelo continuare a vivere con moglie, il cui comportamento trasgressivo a causa della malattia non era più contenibile, diventando in certi casi anche violento, era diventato un tormento.

L'aiuto 

Più volte in passato aveva chiesto aiuto; aiuto ai medici, aiuto alle istituzioni, a un centro che potesse occuparsi della consorte, ma alla fine il peso della assistenza si è caricato sempre su di lui. E non è un caso che nel funerale della moglie, il pensiero dei presenti sia corso anche a lui, vittima anch’egli.

Al rito funebre ha partecipato anche il sindaco Massimo Seri che giù nell’esprimere il suo cordoglio per quanto avvenuto aveva detto: «Questa tragedia ci porta ad una riflessione, a non lasciare da solo chi si trova a vivere questi drammi, anche quando si rimane nel silenzio delle proprie mura domestiche». Accanto a lui è intervenuta anche la consigliera comunale Carla Luzi della lista civica InComune e presidente della terza commissione consiliare Welfare di Comunità che si è fatta partecipe del dolore della famiglia, soprattutto dei figli Luca e Stefano piombati in una tragedia da cui non sarà facile uscire. Al termine della messa, il feretro è stato accompagnato al cimitero di via della Giustizia dove verrà tumulato sotto terra.

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Corriere Adriatico