Falliscono il furto ma devastano tutta la sede dell'associazione di "Viviamo il Poderino"

Falliscono il furto ma devastano tutta la sede dell'associazione di "Viviamo il Poderino"
FANO  - Hanno approfittato delle feste i malviventi per visitare la sede della associazione “Viviamo il Poderino”, nel piano seminterrato dell’edificio che...

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FANO  - Hanno approfittato delle feste i malviventi per visitare la sede della associazione “Viviamo il Poderino”, nel piano seminterrato dell’edificio che ospita la scuola media Nuti.

 
Pensavano di fare un buon bottino, anche perché l’associazione aveva organizzato una raccolta di regali per dare un po’ di sollievo alle famiglie povere; una iniziativa alla quale tutto il quartiere aveva risposto alla grande. Forse notando una finestra socchiusa sono penetrati nell’interno e hanno girovagato nei locali scassinando serrature e rompendo porte; hanno insomma rovistato in ogni angolo, ma per fortuna non hanno trovato nulla di valore, tantomeno i pacchi dono che per fortuna erano già stati recapitati ai destinatari. 


È stata fatta la brutta sorpresa da tre componenti del consiglio direttivo dell’associazione: Manuela Ghiandoni, Stefano Morelli e Stefano Seri che hanno trovato la sede in cattivo stato e messa a soqquadro. «Il tentativo di furto deve essere stato compiuto – ha dichiarato quest’ultimo - tra il 24 dicembre e il 3 gennaio, periodo in cui la sede è stata chiusa. Alla vigilia di Natale avevamo appena concluso la consegna di tutti i pacchi, una iniziativa che ci ha gratificato molto perché, lanciata l’idea a tutti gli abitanti del Poderino, questi hanno collaborato con grande adesione. Siamo riusciti a confezionare 250 pacchi con doni per bambini, ma anche per adulti, uomini e donne per consentire loro di trascorrere un Natale con un po’ più di calore, quello che nasce dalla solidarietà». 


«Ogni pacco – ha aggiunto Manuela Ghiandoni - era accompagnato da un biglietto con un augurio del tutto personale e abbiamo notato bambini donare regali particolarmente preziosi a un coetaneo meno fortunato. Sarebbe stato un dramma se questi regali fossero finiti nelle mani dei malviventi!».

 

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Corriere Adriatico