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FANO - Ancora ieri mattina si sentiva nell’aria l’odore acre di materiale bruciato. Con la luce del giorno la devastazione provocata dalle fiamme è apparsa più cupa, opprimente, attribuendo al campeggio La Mimosa, appena 24 ore prima ancora piena di vita e di colori, un’atmosfera desolante. Ieri sarebbe stato l’ultimo giorno di attività. Una attività che nel corso della stagione estiva, nonostante premesse iniziali poco confortanti, si stava concludendo nel migliore dei modi. Invece proprio alla vigilia dell’ultimo giorno è accaduta la disgrazia.
Dal consuntivo effettuato dai vigili del fuoco di Fano, l’incendio scaturito sabato sera ha distrutto 7 roulotte e uno chalet.
Ieri mattina si sono recati sul posto ancora una volta per indagare sulla causa che ha provocato l’incendio. Dai primi accertamenti, effettuati anche con il riscontro delle telecamere, risulterebbe un evento “colposo”, ovvero le fiamme sarebbero scaturite all’interno di una delle roulotte andate a fuoco, ma al momento non si sa quale. Poi è anche esplosa una bomba di gas contenuta in una delle roulotte. Saranno i rilievi effettuati dai vigili del fuoco a stabilirlo; comunque viene escluso il dolo.
L’incendio scaturito nel campeggio La Mimosa ha tenuto con il cuore sospeso anche i proprietari del vicino campeggio Verde Luna che durante la fase di massimo sviluppo delle fiamme si sono visti piovere tizzoni ardenti anche sulla loro superficie. Gabriele Borgogelli, tra l’altro presidente provinciale della categoria, ha espresso al collega incidentato tutta la sua solidarietà. «E’ stato uno scherzo atroce del destino quello di devastare una struttura il giorno prima della chiusura – ha dichiarato – . Io so per certo che il camping La Mimosa si era messo in regola con le nuove norme antincendio già l’anno scorso, ben due anni prima il tempo concesso dalla normativa. Si tratta di disposizioni che tengono conto della superficie del campeggio e della capacità di affluenza delle persone. Per questo era stato fatto un grosso investimento. A questo proposito posso dichiarare che tutti i campeggi esistenti nella provincia di Pesaro e Urbino sono in regola con la normativa antincendio. E’ stato proprio grazie alla disposizione molteplice e intelligente dei naspi, sorta di manichette sparse per il campeggio, che i danni non sono stati ancora maggiori! Anche noi abbiamo temuto che l’incendio si propagasse». Da oggi solo due o tre strutture in tutta la provincia resteranno operative al massimo fino a domenica prossima.
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Corriere Adriatico