Condannati i filosofi della contraffazione: tre mesi e 400 euro di multa ai fratelli Platone

I due fratelli di 39 e 33 anni sono stati controllati dai carabinieri
FANO - I filosofi della truffa e della contraffazione. Loro sono due fratelli e il loro cognome è quello di uno dei più importanti filosofi greci, Platone. E ieri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FANO - I filosofi della truffa e della contraffazione. Loro sono due fratelli e il loro cognome è quello di uno dei più importanti filosofi greci, Platone. E ieri sono stati condannati per contraffazione di prodotti ovvero introduzione nello Stato e commercio di prodotti con marchio falsificato. E non è la prima volta che accade visto che attualmente hanno sette procedimenti aperti tra Parma, Firenze e Ancona. 

 


Il controllo


Il caso riguarda un 39enne e un 33enne residenti a Gabicce controllati dai carabinieri a Fano e accusati di detenere ai fini della vendita 5 modelli di auricolari Apple falsi, un cellulare Samsung Ultra 5G contraffatto e un profumo da donna Thierry Mugler. Tutto materiale tarocco messo sul mercato per la vendita. In aula loro stessi hanno detto di aver avuto quel materiale. Prodotti sequestrati e confiscati.

Per i due si sono aperte le porte del tribunale. Sono difesi dall’avvocatessa Silvia Pierini che nell’ambito del rito abbreviato, ha chiesto un proscioglimento per la tenuità del fatto trattandosi di prodotti non di particolare valore. Il pubblico ministero, valutati i precedenti e la recidiva, ha invece chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi.

Il giudice monocratico del tribunale di Pesaro ha condannato i fratelli a tre mesi di reclusione, 400 euro di multa e la distruzione degli oggetti. La pena non è sospesa per via delle precedenti condanne ricevute, i due restano comunque a piede libero. Pare abbiano aperto una partita iva per vendere tutt’altro genere di prodotti, in regola.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico