FANO Pur essendo stato a suo tempo contestato, Dario Fo non è stato dimenticato dal Carnevale di Fano. E non è stato dimenticato in tempi non sospetti, dato che alla...
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Il suo progetto prendeva le mosse dalla storia della città, dall’esistenza nella antica colonia romana di un tempio alla dea Fortuna. «La dea Fortuna - diceva Fo - si identifica anche con Venere. Venere come tutti sanno è il simbolo dell’amore e della fertilità, dea che era rappresentata con contorno di putti. La Fortuna è detta casus, casus è jogus, jogare, fare burla. Burlatore è il giullare e il capo del Carnevale. Il carnevale è detto anche festa degli innocenti, gli innocenti sono i bimbi, il bimbo è il pupo, il pupo è detto anche putto, da cui derivano putta e puttana. La dea protettrice delle donne libere era Venere e quindi siamo di nuovo alla Fortuna». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico