Fano, Bastione Sangallo deteriorato e pericoloso: affidati i lavori per la messa in sicurezza

Una sezione del Bastione Sangallo
FANO - Non un granché come spettacolo ma anche un attentato all’incolumità di chi lo percorre il camminamento che lungo il Bastione Sangallo conduce alla...

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FANO - Non un granché come spettacolo ma anche un attentato all’incolumità di chi lo percorre il camminamento che lungo il Bastione Sangallo conduce alla stazione. La scelta fatta all’epoca di realizzarlo in coccio pesto rispondeva in piano ai canoni stilistici ma si è rivelata scarsamente funzionale.

Il fondo è da tempo gravemente deteriorato, l’esigenza di sostituirlo era unanimemente condivisa, ma solo adesso che è stato affidato l’appalto si può realisticamente prevedere che entro la prossima primavera l’operazione possa andare in porto. 
Ad occuparsene la Rossi Costruzioni e Restauri, impresa fanese che l’ha spuntata su un lotto di sette concorrenti garantendo l’esecuzione per 156.000 euro Iva compresa, quando l’amministrazione comunale si era esposta per 220.000 euro. Come già anticipato dall’assessora ai Lavori pubblici Brunori e secondo le indicazioni dello studio Paci, il nuovo fondo sarà in levocell (materiale altrettanto gradito alla Sovrintendenza) e cromaticamente allineato al monumento. 
Rifatta anche l’illuminazione con punti luce ad incastro, come gli attuali che verranno rimossi ma in grado di valorizzare adeguatamente il fortilizio. Non è però questo l’unico intervento in agenda sullo storico manufatto. Già deliberato un altro investimento complementare, quello relativo alla sostituzione della rampa che consente l’ingresso al piano superiore da via Mura Sangallo. 35.000 euro la somma impegnata su questo versante, poca roba, in fondo, rispetto all’esborso decisamente più ingente che occorrerà affrontare per aumentare fruibilità e accessibilità del bastione. 
Non è però stato ancora elaborato un progetto, che una mozione del gruppo Azione + Europa con l’allora consigliera Fattori, ora assessora alla Cultura, aveva suggerito di conformare all’idea partorita dallo studio Cuppini nel 2006. Il punto resta comunque quello di rivedere accessi e uscite di sicurezza, mettendo anche in collegamento la platea inferiore con il piano superiore così da favorire un incremento della capienza fino a tre volte gli attuali 100 posti. Il 2023 imporrà anche l’emanazione di un nuovo bando per la gestione, che da una riqualificazione complessiva trarrebbe grande spinta. 


Quella assegnata a Work in Progress, subentrata in primavera all’associazione Bastione Sangallo che aveva fatto un passo indietro dopo sette anni di impegno, è infatti in scadenza a fine gennaio.

 

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Corriere Adriatico