Fano, l'ascensore non è collaudato Il disabile deve scendere a Pesaro

La stazione di Fano
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FANO - «Nonostante ciò che è stato dichiarato lo scorso 20 luglio, in cui si annunciava che nella stazione di Fano “l’assistenza ai passeggeri con disabilità è ora una realtà”, a tutt’oggi ciò non si è dimostrato vero». La denuncia è di Eleonora Goio, utente disabile, ma viene rimarcata anche dal presidente provinciale Anmic Giancarlo Balducci.

Non più tardi del 21 ottobre, quindi a distanza di tre mesi dall’annuncio del nuovo servizio di accompagnamento per la salita e la discesa dal treno nella stazione di Fano, in occasione del convegno organizzato al seminario di Fano su “Affettività e sessualità nella disabilità”, Max Ulivieri, uno dei relatori in sedia a rotelle venuto da Bologna, è dovuto scendere a Pesaro perché la stazione di Fano, di fatto, non è ancora stata abilitata all’assistenza disabili perché «pur essendo in possesso di rampe adeguate e dell’ascensore ma mai collaudato». Inoltre, si sottolinea nella denuncia, la stazione non è dotata di carrello elevatore.
«Pertanto - rimarca Anmic - chiediamo spiegazioni in merito alle istituzioni interessate, pur apprezzando l’impegno che va nella direzione dell’accessibilità: in primis a Stefano Morellina, direttore della Rete territoriale ferroviaria Italiana per le Marche, che rappresenta l’ente deputato ad abbattere le barriere architettoniche nell’areale ferroviario, a Renato Claudio Minardi, vice presidente del consiglio regionale, a Meri Marziali, presidente della commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna e ad Alessia Di Girolamo, componente della stessa commissione, che hanno avuto un incontro con il responsabile della Rete ferroviaria italiana».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico