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FANO - Primo acquazzone modalità estate e primi allagamenti stagionali. Sempre quelli i siti sensibili, perché poi al Lido la vasca di smaltimento non è ancora in funzione mentre in via Pisacane l’impatto benefico degli scolmatori non si è fatto sentire.
«Non hanno fatto il miracolo» ironizza l’Udc, che correda la critica ripescando le dichiarazioni rese cinque anni fa dal vicesindaco Fanesi e dal presidente di Aset Reginelli all’atto di illustrare il progetto che venne poi completato nel 2018.
Secondo le stime fatte a quel tempo ne sarebbero serviti parecchi di più («circa 7») per dotare di uno scolmatore anche la stessa via Pisacane, tant’è che «venne affidato l’incarico per un nuovo studio di fattibilità». A tutt’oggi non si registrano però sviluppi «e per l’ennesima volta via Pisacane si è trasformata in un lago d’acqua e si contano i danni». Una realtà che per l’Udc stride con quella propagandata dall’amministrazione comunale («Fano sembra il paese delle meraviglie») quando invece in questi otto anni la giunta «ha collezionato comitati di protesta mai visti».
E non cambia certo il giudizio spostandosi al Lido per «un cantiere riaperto più volte» e senza che si sia ancora provveduto a garantire l’allaccio alle pompe che dovranno spingere l’acqua piovana dalla vasca al porto. Contestata dall’Udc anche la scelta di collocare la cabina di alimentazione nei pressi della cavea («bella cartolina di benvenuto») che diversamente da quanto sostenuto dalla giunta non sarebbe stata decisa «in accordo con commercianti e cittadini».
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Corriere Adriatico