Torna l’acqua nelle case dell’Erap a Fano: «Ma i debiti non sono stati saldati»

I condomini di Bellocchi, i residenti sono stati senza acqua per 20 giorni
FANO E’ tornata l’acqua negli appartamenti del condominio Erap di Bellocchi a cui l’Aset aveva interrotto la fornitura del servizio idrico, ma gli inquilini non...

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FANO E’ tornata l’acqua negli appartamenti del condominio Erap di Bellocchi a cui l’Aset aveva interrotto la fornitura del servizio idrico, ma gli inquilini non cessano di restare sulle barricate finché il problema che è stato all’origine della interruzione non verrà risolto.

 

Vittoria con suspence


«Dopo aver combattuto una grande battaglia – ha dichiarato Giuseppe Titas, uno dei condomini - finalmente gliela abbiamo fatta, ma non è finita qui: al momento il nostro amministratore ha pagato solo un acconto del debito che alcuni inquilini hanno contratto, per il mancato pagamento delle bollette, rimane ancora una cifra da saldare di 16.000 euro e non vorrei che tardando ad effettuare tale pagamento, ci interrompano nuovamente a tutti l’erogazione dell’acqua». Sono 7 o 8 su un totale di 21, gli inquilini del condominio di Bellocchi non essendo in regola con i pagamenti, hanno causato l’interruzione del servizio per tutti, regolato attraverso un contatore centrale, e questo ha posto in grande difficoltà anche chi si è comportato sempre correttamente.


La soluzione auspicata è quella che l’Erap installi i sub contatori, in modo che ogni famiglia sia l’unica responsabile del suo comportamento. L’altro giorno qualcosa si è mosso in merito a questa iniziativa: c’è stato infatti un sopralluogo dei tecnici per esaminare la possibilità di rivedere l’impianto.

 


«Si sono visti – ha detto Titas – un addetto dell’Aset, un addetto dell’Erap e l’amministratore per vedere se è possibile fare questa importante modifica. Noi terremo sempre alta la nostra attenzione su questo obiettivo perché non è giusto, pur comprendendo le difficoltà di alcune famiglie, che anche noi, in regola con i pagamenti, veniamo penalizzati per un comportamento irregolare che non abbiamo assunto. Innanzitutto vogliamo essere certi che tutto l’impianto idrico venga suddiviso per famiglie, in modo da certificare i relativi consumi, poi vogliamo conoscere i tempi e avere la certezza che non verrà più attuato il distacco dell’acqua».


Soluzione definitiva


Esiste infatti la possibilità che chi è inadempiente continui ad esserlo, in quanto non è detto che la sua situazione economica si risolva da oggi al domani. «In questo caso – ha aggiunto Titas - c’è stato anche l’impegno che, se si dovesse giungere un’altra volta ad un provvedimento drastico, come quello compiuto nei giorni scorsi, l’Aset fornirà comunque un quantitativo di 50 metri cubi d’acqua al giorno, il che significa che, tenendo conto della pressione, le forniture verranno garantite almeno ai primi piani. Al momento comunque la situazione è risolta, ma i condomini non dimenticano i problemi che hanno dovuto affrontare rimanendo senz’acqua dal 7 marzo scorso: non è stato possibile lavarsi, né pulire la casa; per usi alimentare è stato necessario rifornirsi in una fontanella pubblica non vicina alla propria abitazione.


I fanesi di una certa età conoscono benissimo la situazione, dato che la stessa che si era creata in tutta la città quando l’Amministrazione Comunale pubblicò un’ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua erogata dal rubinetto per una eccessiva presenza di nitrati. Allora per alcuni anni fu necessario approvvigionarsi con taniche e damigiane alle fontanelle pubbliche. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico