Non accetta la fine del rapporto e fa stalking: divieto di avvicinamento per un 38enne

Non accetta la fine del rapporto e fa stalking: divieto di avvicinamento per un 38enne
FANO Telefonate e richieste continue di foto per sapere con chi fosse. Scatta il divieto di avvicinamento e richiesta di braccialetto elettronico “d’urgenza”. Un...

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FANO Telefonate e richieste continue di foto per sapere con chi fosse. Scatta il divieto di avvicinamento e richiesta di braccialetto elettronico “d’urgenza”. Un effetto della nuova legge contro la violenza sulle donne entrata in vigore lo scorso 9 dicembre per prevenire eventuali condotte estreme. Ieri mattina l’interrogatorio di garanzia per un 38enne di Fano accusato di atti persecutori nei confronti di una donna coetanea di Fano con cui aveva intrattenuto una relazione, senza convivenza, di un anno e mezzo. 

 

 

I fatti

Dal mese di gennaio, quando lei aveva deciso di troncare il rapporto, avrebbe iniziato a perseguitarla inondandola di messaggi e telefonate a qualsiasi ora, anche in piena notte dicendole che non voleva perderla. Manifestazioni di gelosia tali da controllarla nel rapporto anche con amici e familiari. Una sera di febbraio si sarebbe presentato sotto casa della ex urlando perché sospettava che fosse con un altro. Alla minaccia di chiamare le forze dell’ordine se n’era andato.

A marzo, durante una serata, avrebbe preteso che gli fosse inviata una foto per capire con chi fosse, cosa che la donna ha fatto temendo conseguenze peggiori. Era con amiche a cena, ma lui non si sarebbe tranquillizzato continuando a cercarla per tutta la notte. Poi le chiamate da numeri privati e da altre utenze, tanto da far piombare la ragazza in uno stato di agitazione e modificare le proprie abitudini come tornare a vivere con i genitori e cambiare gli orari delle attività extralavorative.

La donna ha denunciato tutto alla polizia e il giudice ha applicato il divieto di avvicinamento entro 500 metri e di comunicazione con la parte offesa e l’applicazione del braccialetto elettronico non appena sarà disponibile il dispositivo. Difeso dall’avvocato Marco Defendini, l’uomo ha negato le accuse parlando di messaggi reciproci in cui lui voleva chiedere il motivo della fine della relazione. 

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Corriere Adriatico