Fano, per il dragaggio del porto Minardi annuncia il sì della Regione

La secca del porto di Fano
FANO - Il mese buono può essere febbraio. Che non è come novembre, ma è molto meglio di altri mesi o magari anche altri anni. «Se...

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FANO - Il mese buono può essere febbraio. Che non è come novembre, ma è molto meglio di altri mesi o magari anche altri anni. «Se l’intervento di dragaggio del porto non fosse stato stralciato, nel luglio dell’anno scorso, sarebbe andato molto più per le lunghe» fa notare il vicepresidente del Consiglio regionale, Minardi, recapitando la lieta novella che il decreto con cui viene autorizzato l’avvio dei lavori è finalmente pronto e tra domani e martedì sarà firmato.


«A quel punto si potrà procedere in tempi brevi, visto che l’intervento è appaltabile». A dirla tutta a quest’ora si sarebbe dovuta coniugare l’intera vicenda al passato. Non è stato così perché dopo la spallata del prefetto, che aveva spinto tutte le parti in causa a mettersi attorno allo stesso tavolo e a trovare una soluzione rapida, in quella Conferenza dei servizi dell’estate scorsa la questione del dragaggio d’urgenza aveva trovato effettiva sintesi.

Con il Comune di Fano a farsi carico di un progetto (costo 845.000 euro) che ad ottobre è stato ultimato e che sembrava preludere, già dal mese successivo e nel rispetto del cronoprogramma, al prelievo di più di 27.000 metri cubi di fanghi che ingombrano il fondale. Quel progetto è stato trasmesso alla Regione per l’approvazione ma da qui è stato rispedito al mittente accompagnato da alcune prescrizioni. Adesso non ci dovrebbero essere più intoppi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico