Docufilm sull'identità culturale del carnevale di Fano, il Comune finanzia il progetto del regista Lodovichetti

Docufilm sull'identità culturale del carnevale di Fano, il Comune finanzia il progetto del regista Lodovichetti
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FANO - Un’idea nata ormai qualche anno fa e che adesso assume concretezza quella di un docufilm sul Carnevale. A concepirla e a tradurla in immagini Andrea Lodovichetti, il regista fanese che con “Pescamare” ha già offerto un suggestivo e riuscito spaccato del mondo della marineria fanese e che viene ora chiamato «a realizzare un ampio affresco sul Carnevale della città, di oggi e di ieri», come si legge nel progetto integrativo dell’edizione 2023 che la Carnevalesca ha sottoposto alla giunta, incassandone l’approvazione nella cornice della convenzione triennale che disciplina i rapporti tra i due soggetti.

 

L’istanza all’Unesco

L’obiettivo dichiarato dell’operazione, che viene letta come perfettamente organica rispetto allo sforzo prodotto dall’ente pubblico di promuovere il patrimonio materiale e anche immateriale del Carnevale, è di «certificare il valore di questa straordinaria ed immarcescibile tradizione cittadina quale prestigiosa ed immensa risorsa artistica, storica e culturale», proiettandosi oltre la percezione comune «di occasione di divertimento e spensieratezza» per riprodurre «in modo consapevole e con un focus a 360 gradi questa splendida vetrina, anche turistica, che si affaccia con fierezza su tutto il mondo».

Ispirato dall’ambizione «di cogliere lo spirito di una città che di anno in anno si rivede e si rappresenta» e accompagnando lo spettatore «in un viaggio informativo» che sappia raccontare «anche il non-visibile con ciò che sta dietro le quinte del Carnevale» per raggiungere «un target vasto, eterogeneo e sicuramente non limitato a tecnici, operatori turistici ed addetti ai lavori», il docufilm intende spingersi, sempre nella visione degli estensori del progetto, ben oltre la dimensione «del classico video-promo».

La traccia di Pescamare

La traccia è proprio quella suggerita da “Pescamare” che ha ricevuto «una straordinaria accoglienza in festival di più di 20 Paesi, ottenendo 53 tra premi e menzioni» nella sua duplice forma di veicolo di «promozione e divulgazione». L’opera viene anche considerata come punto di forza dell’impegno teso ad esaltare «l’elemento identitario» della manifestazione nel quadro della candidatura avanzata per entrare a far parte del Patrimonio culturale immateriale Unesco, distinguendosi per la sua unicità come «strumento in grado di contribuire a dimostrare la diversità del patrimonio intangibile e ad aumentare la consapevolezza della sua importanza».

La documentazione storica

Sposando l’iniziativa il Comune si è anche impegnato a finanziare per 30.000 euro l’ideazione, la sceneggiatura e la pre-produzione del docufilm, erogandone altrettanti per la raccolta, la mappatura e la catalogazione della documentazione storica. Nel progetto integrativo complessivo la Carnevalesca aveva infatti inserito accanto al docufilm anche altri capitoli di intervento, compreso quello relativo alla risistemazione di alcuni carri allegorici. Bugdet totale stimato in 100.000 euro da coprire per la gran parte, secondo le aspettative, con i 70.000 che ci si propone di ottenere dal Ministero della Cultura, pescando tra i fondi destinati alla tutela e alla valorizzazione dei Carnevali storici.

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Corriere Adriatico