Imbrattata la Darsena Borghese a Fano, l'assessora Brunori: «Intollerabile, ora diamo la caccia ai vandali»

Imbrattata la Darsena Borghese a Fano, l'assessora Brunori: «Intollerabile, ora diamo la caccia ai vandali»
FANO - C’è voluto un anno e mezzo per rifare i connotati alla Darsena Borghese impreziosendola con la “passeggiata romantica”, ma sono bastati meno di...

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FANO - C’è voluto un anno e mezzo per rifare i connotati alla Darsena Borghese impreziosendola con la “passeggiata romantica”, ma sono bastati meno di quattro mesi per sporcarne l’immagine. In sequenza sono apparsi gli indizi di un bivacco con un paio di bottiglie, i segni del passaggio del graffitaro di turno che ha imbrattato una delle sedute della penultima area di sosta in direzione della ferrovia e decine di chiazze di vernice bianca lungo tutto il camminamento.  

Non è la stessa mano

Probabile che le gesta non siano riconducibili alla stessa mano e verosimile anche che non tutto sia successo nell’arco della stessa notte, ma per il risultato cambia poco, semmai è in sede di indagine che occorrerà distinguere. Informata dell’accaduto nel bel mezzo delle ricognizioni imposte dal terremoto, l’assessora ai Lavori pubblici Barbara Brunori, che si trovava nella zona della Rocca Malatestiana e dunque a due passi, si è subito portata sul posto, constatando sconsolata lo spettacolo ma garantendo anche l’avvio immediato delle ricerche dei responsabili e mano fermissima nei loro confronti: «Ho dato indicazione alla comandante della polizia locale Montagna perché vengano visionate attentamente le immagini della videosorveglianza. Non possiamo tollerare certi episodi, chi se n’è reso protagonista deve risponderne».

Contemporaneamente ci si è rivolti allo specialista Franco Cenerelli, che nel quadro dell’incarico triennale affidato dal Comune provvederà a cancellare la scritta, mentre appare più complessa l’opera di rimozione delle macchie di vernice «perché il levocell, materiale con cui è stata pavimentata la passeggiata, tende ad assorbire» osserva ancora con preoccupazione la Brunori.

Un’azione dolosa

Scontato anche in questo caso che si sia trattato di un atto vandalico o comunque di un’azione condotta in totale spregio del luogo. Se infatti l’accaduto avesse avuto matrice accidentale, magari nel corso di qualche lavoretto compiuto sulla banchina, l’autore non si sarebbe fatto tutta la camminata spargendo la vernice. La videosorveglianza implementata nell’area e che nei piani dell’amministrazione comunale verrà installata in tutte le nuove opere aveva già permesso nel luglio scorso di individuare gli autori di furti e danneggiamenti alle imbarcazioni ormeggiate su quel tratto del porto canale.

 

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Corriere Adriatico