Via libera agli impianti sciistici dal governo, sul Catria pronti a riaprire il 15 febbraio: «Abbiamo nuove proposte»

Gli impianti di risalita sul Catria
FRONTONE - Poco più di una settimana e finalmente gli impianti sciistici, come quelli del comprensori del monte Catria, potranno riaprire. La data tanto attesa per gestori...

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FRONTONE - Poco più di una settimana e finalmente gli impianti sciistici, come quelli del comprensori del monte Catria, potranno riaprire. La data tanto attesa per gestori e appassionati di neve e montagna è stata fissata dal comitato tecnico scientifico al 15 febbraio. Dopo incertezze e rinvii stavolta dovremmo esserci. Adesso starà al Governo accogliere il parere del Cts e dare il via libera definitivo, un passo che molto probabilmente si registrerà già nel fine ìsettimana. Ieri la riunione a Roma: via libera tra due lunedì ma solo in zona gialla.

 

 

Al lavoro per la ripartenza
Sul Catria, dove dal 20 dicembre gli impianti sono chiusi, quindi si potrà aprire. I gestori sono al lavoro quotidianamente per preparare al meglio la stazione: «Siamo contenti – spiega Michele Oradei, uno dei gestori degli impianti – per questa bella notizia. Riapriremo con tante novità, dalle piste agli impianti per offrire agli amanti della montagna e dello sci un comprensorio meraviglioso e ricco di servizi. Si è concluso il collaudo della nuova seggiovia quadriposto. Sei le piste per un totale di ben quattordici chilometri. La speranza è che in questi giorni torni a nevicare, dopo le abbondanti precipitazione delle settimane scorse».

Intanto nel week-end apriranno il rifugio Cotaline 1400 e la cabinovia: «Sabato e domenica saremo aperti. Per gli appassionati la possibilità di ciaspolate ed escursioni, per i più piccoli di divertirsi e giocare con la neve, per tutti l’occasione di godere della bellezza del comprensorio, rilassarsi e degustare le tante specialità enogastronomiche tipiche del rifugio». I tecnici durante la riunione hanno esaminato l’ultimo protocollo di sicurezza messo a punto dalle Regioni. E’ stata bocciata la proposta dei governatori di riaprire le strutture anche in zona arancione.

Rispetto al precedente documento è stata aggiunta la previsione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali, con l’obiettivo di limitare il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci. Allo stesso modo sarebbe promosso l’acquisto online dei biglietti, per evitare code e assembramenti. Su questo i gestori degli impianti potranno essere più chiari solamente nei prossimi giorni. Ovunque andrebbe assicurato il distanziamento interpersonale di un metro. A garantire l’organizzazione e la gestione dei flussi dovrebbero essere i gestori degli impianti di risalita.

Ancora niente ristori


A dicembre, in occasione dell’ultima apertura, nonostante il sold-out, non si erano evidenziati problemi grazie all’ottima organizzazione. «Un lavoro costoso senza nessun introito e nemmeno ad oggi speranza di vedere ristori, in quanto alle strutture turistico ricettive sono arrivate poche migliaia di euro, mentre agli impianti di trasporto funiviario non sono stati dati ancora nemmeno un centesimo», avevano spiegato giorni fa i gestori al nostro giornale. Ora, dopo tante giornate grigie, nonostante un comprensorio montano tutto colorato di bianco, s’intravede la luce. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico