Il Covid si è portato via anche il giornalista Sferrazza: si era trasferito da tempo ma aveva sempre Fano nel cuore

Il Covid si è portato via anche il giornalista Angelo Sferrazza: si era trasferito da tempo ma sempre con Fano nel cuore
FANO  - Dopo Nestore Morosini, il Covid 19 ha portato via un altro grande giornalista fanese: ieri, infatti, è giunta in città la notizia della morte di Angelo...

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FANO  - Dopo Nestore Morosini, il Covid 19 ha portato via un altro grande giornalista fanese: ieri, infatti, è giunta in città la notizia della morte di Angelo Sferrazza avvenuta in un ospedale romano, dove era stato ricoverato il 23 novembre scorso. Purtroppo anche a causa dell’avanzata età del nostro concittadino (Angelo aveva compiuto 84 anni) il decorso della malattia è stato infausto e i medici nulla hanno potuto per evitare l’ultima crisi respiratoria.

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La scomparsa del giornalista ha destato grande cordoglio in città, dato che pur trasferitosi nella capitale da lungo tempo, Fano gli era rimasto sempre nel cuore e oltre a ripetute visite, teneva frequenti contatti con i vecchi amici. Dopo aver vantato un passato politico, senza che la passione politica lo avesse mai abbandonato, Angelo Sferrazza era entrato nell’organico dei giornalisti della Rai, occupandosi in modo particolare del mondo dell’istruzione. Negli anni sessanta era stato eletto nel Consiglio Comunale di Fano in rappresentanza della Democrazia Cristiana.

Dopo due anni di Commissariato Prefettizio, il 6 novembre 1960, furono indette nuove elezioni che videro il partito dello scudo crociato prevalere con la conquista di 17 seggi e dar vita, dopo due anni di appoggio esterno a una giunta minoritaria formata da Psi, Psdi e Pri, a una giunta comprensiva dello scudo crociato che governò dal 1962 al 1964. Nel novembre di quell’anno il Psi tornò ai vecchi amori e riallacciò l’alleanza col Pci. Sferrazza diede il suo notevole contributo sia come consigliere di maggioranza che come esponente della opposizione, restando in carica fino al 1970. Valentino Valentini lo ricorda come un grande amico conosciuto fin dall’infanzia e poi un compagno di tante battaglie politiche. Partito per Roma Sferrazza divenne responsabile dell’Ufficio Esteri della Democrazia Cristiana, presidente della associazione nazionale dei partigiani cattolici, presidente della Unione Mondiale Giovani Dc, carica questa a cui teneva molto e portava avanti come una missione. Divenne anche caro amico di Mattarella.

 

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Corriere Adriatico