Il centro vaccinale riparte con un giorno d'anticipo: sessione straordinaria per i caregiver

Pesaro, il centro vaccinale riparte con un giorno d'anticipo: sessione straordinaria per i caregiver
PESARO - Con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni, riapre oggi il punto vaccinazioni del Ristò. Una seduta straordinaria di vaccinzioni sia la mattina che il...

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PESARO - Con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni, riapre oggi il punto vaccinazioni del Ristò. Una seduta straordinaria di vaccinzioni sia la mattina che il pomeriggio, destinata ai caregiver, ovvero quelle persone che assistono anziani, malati e disabili. Venerdì invece i vaccini saranno riservati ai caregiver under 60.

 

Lo ha annunciato il consigliere regionale del Pd Andrea Biancani che sulla chiusura del punto vaccinale era interventi l’altro giorno. «La cosa assurda è che non è del tutto chiaro se la chiusura sia dipesa dall’assenza di prenotazioni o di vaccini, entrambi problemi che sarebbero facilmente e velocemente risolvibili se la giunta regionale desse indirizzi chiari su cosa fare. Se mancano le prenotazioni vanno aperte subito quelle per la fasce di età 60-64, come fatto in altre regioni».
Sebbene le iscrizione per la fascia 1961- 1965 non siano ancora possibili anche su questo fronte l’impasse sembra volgere verso la risoluzione.
«Non capisco perché - prosegue Biancani - se il centro pesarese e il suo personale hanno garantito una copertura efficace e tempestiva, tanto da esaurire i prenotati, lo si ferma invece di aprire a nuove fasce. È ormai noto che, per far ripartire l’economia, il lavoro e garantire la scuola in presenza, vaccinare velocemente sia l’unica soluzione possibile e anche solo pensare che un parte delle Marche si fermi, per aspettare le altre, è assurdo. Ogni vaccinato in più aumenta la sicurezza di tutti e avvicina la ripartenza.
«Se, invece, a mancare fossero i vaccini, ci sarebbe da arrabbiarsi ancora di più. I vaccini vengono dati alla Regione, non hai singoli centri. Se un centro li finisce e gli altri no, vanno recuperati dai punti che ne hanno disponibili, per portarli a quello che ne ha bisogno, pur di non fermare nemmeno per mezza giornata le vaccinazioni.


«Mi chiedo - conclude Biancani - cosa penseranno i cittadini e gli imprenditori, che da mesi ci chiedono di riaprire, nel vedere lo stop per tre giorni delle vaccinazioni, che equivale a perdere più di 3000 vaccinati, in pratica un intero piccolo comune; in un momento in cui mettere rapidamente in sicurezza la popolazione è urgente visto che si sta progressivamente riaprendo tutto».

 

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Corriere Adriatico