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PESARO - Medici farmacisti pronti ad aderire al servizio per il test sierologico effettuato in farmacia, rivolto ai giovani in età scolastica, ai loro contatti stretti e alle famiglie.
L’arrivo dei kit sierologici rapidi è previsto entro la prima decade di novembre su base volontaria dei medici farmacisti aderenti e l’esecuzione del test avverrà solo su prenotazione.
Il sistema
Il sistema delle farmacie, sulla base dell’accordo che sta per essere siglato fra Regione e Federfarma, viene però sgravato dalla responsabilità dell’analisi e della comunicazione dell’esito, che sarà in capo al Dipartimento di Prevenzione. L’analisi dell’autotest eseguito sul dito del paziente, sarà caricata sul sistema operativo a cui ogni farmacia aderente sarà collegata, e verrà trasmessa direttamente al Dipartimento di Prevenzione o al Distretto sanitario del proprio comune di riferimento.
I numeri
Marco Meconi (presidente Federfarma) e Stefano Golinelli (titolare della farmacia Antonioli di Pesaro, e vicepresidente Federfarma) spiegano: «Sulla base di un primo sondaggio fra i titolari delle farmacie - osservano – a Pesaro e nel suo territorio provinciale si prevede da subito un’adesione di 50-60 farmacie. Ci avvarremo di una centrale unica di acquisto coordinata dall’ente regionale, per rifornire tutte le farmacie aderenti, e a prezzi di acquisto calmierati. Con il nuovo servizio riusciremo anche a superare il problema che si è verificato nelle settimane scorse, ovvero sono arrivate a Federfarma segnalazioni dall’Anconetano e dal Pesarese di alcuni medici farmacisti che erano partiti con test sierologici autonomamente, ma non autorizzati ed eseguiti anche a comuni cittadini, a pagamento. Ora invece il servizio prevede un sistema di risposta e tracciamento nel rispetto di regole chiare e della privacy».
«Un servizio integrativo e utile alla collettività e ai nostri pazienti – commenta Lorenzo Albini, titolare della farmacia Albini Riccioli di via San Francesco – i test rapidi potranno essere eseguiti su prenotazione, e per quanto ci è stato riferito, questo sistema permette di organizzarci al meglio.
La comunicazione
Per comunicare l’esito dell’esame dopo l’esecuzione del test sierologico, il farmacista caricherà sul portale dedicato della Regione i dati del paziente e la rilevazione del pungidito, ma non vedrà l’esito finale. Tutto sarà trasferito tramite sistema operativo al Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta. I sanitari del Distretto sono infatti gli unici soggetti che ne valuteranno l’esito. Se il test effettuato darà un’indicazione di positività al virus, il Dipartimento contatterà il soggetto per sottoporlo a tampone di verifica, nei punti drive test di riferimento.
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Corriere Adriatico