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PESARO - Task force delle forze dell’ordine contro gli assembramenti davanti agli istituti scolastici, e alle fermate dei bus.
E così da domani si cambia: al via dalla settimana entrante una serie di controlli a tappeto per il rispetto delle regole sul distanziamento fra gli studenti.
La stretta, che interesserà soprattutto il controllo dei ragazzi alle fermate degli autobus è stata annunciata nell’ultimo incontro fra il prefetto Vittorio Lapolla e il direttore di Adriabus, Massimo Benedetti. Va detto, che a bordo di ogni mezzo, conducente e controllori riescono con più facilità a far rispettare le regole, ma è alla discesa che i controlli sono pressoché impossibili con decine e decine di studenti alle fermate del Campus, dell’Agrario Cecchi o lungo l’Adriatica, e solo pochi di loro indossano la mascherina. Una situazione che i conducenti dei mezzi non possono monitorare a 360 gradi. Nonostante ad un mese dall’inizio della scuola, i numeri del trasporto scolastico, vedono dalle 30 alle 40 corse integrative in più spalmate sull’intera giornata. L’impegno è al massimo, come spiega Massimo Benedetti ma ancora non basta.
Su disposizione del prefetto Lapolla, l’operazione di controllo negli spazi esterni alle scuole, verrà coordinata dalla Questura e coinvolgerà in maniera capillare e sinergica tutte le forze dell’ordine a rotazione. In campo anche la polizia locale. «Gli agenti del Comando saranno impegnati in questo servizio per il rispetto delle regole contenute anche nell’ultimo Dpcm del Governo – anticipa il comandante dei vigili, Francesca Muzzini – indicativamente l’avvio del servizio è previsto per l’inizio della settimana, compatibilmente con gli orari di entrata e uscita dagli istituti scolastici.
«Il servizio, di cui attendiamo disposizioni più precise dalla Questura, prevede comunque una suddivisione delle zone di controllo e sulla base delle disposizioni ricevute, dovremo indicare il numero di agenti che potranno essere impiegati nel servizio. Da quanto sappiamo, è stato richiesto all’azienda di trasporto locale, di implementare il numero dei controllori direttamente a bordo dei bus per vigilare su capienze e uso della mascherina, mentre nelle aree di attesa come le fermate lungo la Statale o nei piazzali all’ingresso, i controlli per evitare assembramenti e promiscuità o comportamenti scorretti fra i ragazzi, spetterebbero a polizia, vigili e altre forze in campo. Attendiamo ora di conoscere le zone di nostra competenza».
Per il direttore Adriabus Massimo Benedetti, gli sforzi fatti per quanto importanti siano richiedono comunque un’ulteriore accelerata.
Corriere Adriatico