Pesaro, ristoratori sul piede di guerra: insegne accese e chiavi dei locali consegnate ai sindaci

Pesaro, ristoratori sul piede di guerra: insegne accese e chiavi dei locali consegnate ai sindaci
PESARO - Il mondo della ristorazione in protesta. Stasera alle 21 si accenderanno le luci dei locali della ristorazione e dell’Horeca: si tratterà della...

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PESARO - Il mondo della ristorazione in protesta. Stasera alle 21 si accenderanno le luci dei locali della ristorazione e dell’Horeca: si tratterà della manifestazione di protesta Risorgiamo Italia organizzata dal Movimento Imprese Ospitalità per richiamare l’attenzione del governo sull’allarmante situazione che sta vivendo il comparto per le limitazioni legate al coronavirus.


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I ristoratori consegneranno le chiavi della loro attività ai sindaci. I referenti locali sono: a Pesaro Mario Di Remigio, a Fano, Stefano Mirisola, per Colli al Metauro Lucio Pompili e Massimo Biagiali per San Lorenzo in Campo
 
Le luci delle insegne delle loro attività si accenderanno simbolicamente per l’ultima sera. Le probabili misure che lo stato prenderà per l’eventuale riapertura di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, discoteche e lidi balneari sono insostenibili per la gestione ordinaria di un locale e insopportabili economicamente. Ecco perché il 29 aprile, la mattina dopo aver acceso per la ultima volta le luci, gli imprenditori andranno davanti ai loro comuni a consegnare le chiavi dei propri locali. La previsione di incassi nella migliore delle ipotesi sarà pari al 30% sull’anno precedente, dicono i referenti. Sebbene sia consentito il take away, i locali continueranno a restare chiusi per altre settimane e alla riapertura, ci saranno posti ridotti per consentire ai clienti un distanziamento sociale. Il che significa meno incassi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico