PESARO - Prime circolari di riorganizzazione della didattica per gli istituti superiori e si è al giro di boa anche per i nuovi orari scaglionati di entrata e uscita, in...
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Primi due giorni di scuola in presenza delle prime classi allo scientifico Marconi per facilitare l’approccio e la conoscenza. Turni anche per l’utilizzo della palestra, e dove ciò non sarà possibile si affiancherà all’attività fisica l’insegnamento di Scienze motorie teoriche.
Ripartenza: «Il Cecchi riparte con la sola didattica in presenza, dal lunedì al venerdì mentre il sabato sarà giorno di chiusura – annuncia la preside Donatella Giuliani - così come sono stati confermati due rientri pomeridiani per permettere l’alternanza scuola-lavoro. Una soluzione condivisa dal collegio docenti che permetterà, avendo il convitto, di non gravare sul trasporto e attivare il progetto di alternanza direttamente a scuola e on line, questo perché almeno in questa fase, i nostri alunni non potranno essere ospitati all’interno delle aziende. Per rendere più agevole il trasporto anche la nostra scuola ha previsto orari scaglionati: dalle 8 l’ingresso di prime e seconde classi e alle 8.15 il triennio, tutto considerando ingressi su tre sedi. E le classi che iniziano le lezioni dopo le 8.15 usciranno un quarto d’ora dopo a fine mattinata. Per i laboratori invece si procederà al 50 per cento delle classi. Metà degli alunni rimarranno in classe per la lezione teorica e l’altra metà usufruirà del laboratorio, tutto con una rotazione settimanale. Intanto è in corso la formazione delle classi per numero di alunni».
L’integrazione
«Confermata la didattica integrata con la metà del numero di alunni per classe in presenza e metà a casa a distanza, a settimane alterne – osserva il preside dello scientifico Marconi, Riccardo Rossini - In attesa dell’ncontro definitivo sul trasporto scolastico, si procederà per ingressi a orari distanziati. Percorsi di accesso da diverse entrate. Inizieranno le classi prime alle 8.25 a seguire seconde e terze, alle 8.30 e per l’ultimo gruppo di quarta e quinta, non si andrà oltre le 8.35-8.40. Anche le classi prime effettueranno la didattica integrata ma in accordo con i docenti si è deciso di dividere le prime classi in due gruppi sulla base delle rispettive sezioni, e proprio per consentire un approccio conoscitivo e umano, per le prime due giornate di scuola la didattica sarà in presenza dalle 9 alle 11.30, agevolando anche il loro arrivo con le famiglie».
Cercansi locali
Palestre e laboratori: l’organizzazione di spazi comuni e attività pratica, resta il rompicapo dei presidi. «Per l’attività in palestra – commenta Serena Perugini, preside del liceo artistico Mengaroni – è stato richiesto l’utilizzo della palestra della media Don Gaudiano o di campi sportivi, ma ancora non abbiamo ricevuto risposte. Qualora ci siano delle difficoltà all’interno della nostra palestra entrerà una classe alla volta, alternandosi a rotazione. Dove è possibile, tempo permettendo, attività motoria all’aperto, altrimenti effettueremo una turnazione di classi collegando per la prima volta attività motoria pratica alla teoria in classe. Per quanto riguarda l’orario di ingresso si attende l’incontro con Adriabus prima di emanare la circolare». Il Mengaroni vuole partire su indicazione dei docenti, proprio come il liceo Mamiani con le classi tutte in presenza. Basti pensare che in aule di 72-80 metri quadri riescono comunque a rimanere in sicurezza circa 30 alunni.
Il problema degli organici
Ingressi a orario scaglionato anche per il professionale Benelli: «Prima campanella diversificando i punti di entrata, alle 8.10 – commenta la preside Anna Maria Marinai – ma tenendo conto degli ingressi, con non più di due studenti alla volta e il monitoraggio della temperatura, la seconda campanella alle 8.30. Potremo adottare poi una soluzione comune per far uscire tutti gli studenti alle 13.40 facilitandoli per il trasporto in bus. Niente palestra invece, almeno per le prime settimane. Il problema è che molti di noi aspettano ancora conferme sul numero degli organici ordinari. Al professionale Benelli manca quasi il 50 per cento dei docenti in organico ordinario e un buon 30 per cento di personale Ata». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico