Assunzioni, sicurezza e contratto, la protesta di infermieri e sanitari: «Rischiamo ogni giorno il contagio Covid»

Pesaro, assunzioni, sicurezza e contratto, la protesta di infermieri e sanitari: «Rischiamo ogni giorno il contagio Covid»
PESARO - «Uno screening sanitario a tappeto per tutti i sanitari di Marche Nord e degli altri ospedali provinciali, non possiamo continuare a lavorare ogni giorno in corsia...

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PESARO - «Uno screening sanitario a tappeto per tutti i sanitari di Marche Nord e degli altri ospedali provinciali, non possiamo continuare a lavorare ogni giorno in corsia con il rischio di contrarre il Covid. Più assunzioni e stabilizzazione dei precari».

Si sono ritrovati davanti all’ospedale San Salvatore, la struttura sanitaria delle Marche più colpita dal Covid nella prima ondata del Covid-19, nella mobilitazione di protesta organizzata ieri mattina dai sindacati della funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil. Infermieri e altri operatori sanitari che hanno esposto bandiere, manifesti e hanno tirato fuori la voce, per rivendicare i propri diritti.

 

Le assunzioni

«Rivendichiamo l’assunzione di tutti i precari impegnati nell’emergenza, che vanno avanti con contratti a tempo determinato da tanto tempo e hanno i requisiti per essere stabilizzati - dice Vania Sciumbata, Fp Cgil Pesaro-Urbino - Un piano straordinario di assunzioni per tutta la Pubblica Amministrazione, perchè dal 2009 ad oggi i risparmi sulla spesa pubblica sono stati fatti con tagli lineari, il cui effetto si è visto ancora meglio nella pandemia. Il servizio pubblico ha bisogno di più risorse economiche e di persone, e investimenti in formazione e tecnologia. Siamo anche a chiedere la garanzia della sicurezza sul lavoro - continua Sciumbata - non è più possibile lavorare senza garanzie di una sorveglianza sanitaria precisa e dispositivi di protezione adeguati. Chiediamo il rinnovo dei contratti nazionali del Pubblico Impiego, scaduto nel 2018, non solo come strumento per una rivendicazione economica, ma anche come strumento per valorizzare quelle professionalità che garantiscono tutti i giorni salute, sicurezza, istruzione e welfare». Daniele Gentile Lorusso referente della Cisl Fp Marche per Marche Nord, rileva che «i professionisti sanitari anche questa volta sono stati chiamati con grande senso di responsabilità e professionalità ad affrontare una pandemia. E’ giusto che in questo periodo storico ci sia un rinnovo vero dei contratti nazionali di lavoro. Chiediamo più sicurezza per il personale all’interno delle strutture sanitarie. Uno p screening a tappeto su tutto il personale per salvaguardarlo dal rischio di esposizione al Covid-19. E chiediamo assunzioni straordinarie per dare nuova linfa al personale e alle strutture sanitarie che hanno subito tagli macroscopici di posti letto e personale negli ultimi 20 anni». Promesse al vento


Dalibor Cvejic, referente Cisl Fp Marche Area Vasta 1 aggiunge che «gli operatori hanno lavorato mettendo a rischio le proprie famiglie per garantire il servizio nell’emergenza sanitaria. Ancora oggi, che c’è la seconda ondata del virus, i lavoratori dignitosamente affrontano le difficoltà senza aver avuto i premi promessi dalla Regione. E questo va apprezzato. Inoltre, noi siamo la categoria di sanitari meno pagati in Europa. La nostra professione non viene considerata dignitosa, chiediamo il nuovo contratto nazionale, l’adeguamento alle normative europee e il riconoscimento del lavoro usurante a fini pensionistici». Angelo Aucello, Uil Fpl Pesaro-Urbino, ricorda che «a maggio 2021 saranno già tre anni che il contratto è scaduto. Vogliamo per tutti quelli che stanno lavorando nell’emergenza Covid. Ma anche per tutti gli altri che ad oggi si ritrovano con un contratto collettivo nazionale scaduto». 

 

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Corriere Adriatico