Ricorso delle Marche al Tar contro il Dpcm, l'assessore alla piazza che protesta: «Ci stiamo pensando»

Ricorso delle Marche al Tar contro il Dpcm, l'assessore alla piazza che protesta: «Ci stiamo pensando»
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PESARO - In piazza del Popolo ieri c’era una folta rappresentanza regionale eletta nel collegio di Pesaro (cinque consiglieri, tre di maggioranza e due di minoranza) e l’assessore Francesco Baldelli, che ha ricevuto il documento dalla Confcommercio.

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Baldelli ha detto che la Regione Marche «sta riflettendo» in merito ad un eventuale ricorso al Tar verso il Dpcm e ha definito le misure di ristoro del Governo «totalmente insufficienti». 

 

Provvedimento punitivo

«Questo è un provvedimento - continua l’assessore regionale di Fratelli d’Italia - che punisce chi fino ad oggi ha rispettato le regole e ha compiuto investimenti di tasca propria per adeguarsi ai protocolli e ai dpcm che si sono susseguiti nel tempo. Un provvedimento che punisce e umilia i lavoratori di settori nevralgici per l’economia nazionale. Chi ha rispettato le regole, in un contesto socioeconomico già compromesso dalla pandemia, andava aiutato non punito. Soprattutto di fronte a un governo che, nonostante la drammatica esperienza della prima ondata pandemica e in attesa di questa seconda, ha preferito prevedere bonus vacanze e contributi per l’acquisto di monopattini, anziché compiere i necessari investimenti nei settori strategici di sanità, trasporto pubblico, scuola e università». I tre consiglieri di maggioranza ribadiscono che la Regione è contraria a questo provvedimento - evidenzia Nicola Baiocchi (Fdi) - cercheremo di modificarlo in tutte le sedi più opportune. Intere famiglie sono in difficoltà in relazione a questo provvedimento». 

La misura

Luca Serfilippi della Lega è vicino «ai tanti coetanei e famiglie che hanno dedicato decenni di lavoro e che oggi vedono andare in frantumi tutto quanto. Una volta che si chiude, è veramente difficile riaprire. Le attività non chiedono sussidi, ma di riaprire». Giacomo Rossi della lista “Civici con Acquaroli” vede che la misura è colma, il Governo deve fare un passo indietro su questo decreto che penalizza tante categorie che stanno scendendo in piazza». Presenti anche due consiglieri di minoranza, entrambi Pd, Andrea Biancani e Micaela Vitri. «Questo decreto crea danni alle attività, è importante rimboccarsi le maniche e capire come aiutarle. Auspico che le risorse arrivino nei tempi indicati dal Governo. E’ importante che la Regione trovi ulteriori risorse come avevamo fatto noi nella prima ondata». dice Biancani, mentre Vitri sottolinea che non esistono lavori di serie A e serie B. Da parte del Governo e della Regione serve il massimo della vicinanza. Chiedo che la Regione stanzi al più presto le risorse, la piattaforma 210 aveva rappresentato un minimo di aiuto a tanti settori, ma ora occorre fare di più». In piazza anche il consigliere comunale Michele Redaelli (Fi): «Ho ascoltato le storie di tante persone che a causa della pandemia, pur nelle grandi difficoltà, si sono rimessi in gioco, hanno reinventato le loro professionalità, hanno rispettato tutti i dispositivi e le norme. Ora queste persone si trovano gravemente danneggiate dalle azioni di un governo sempre più autoreferenziale e distante dalla gente». 

 

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Corriere Adriatico