Pesaro, appena finito il lockdown tornano i Rom al Parco 25 Aprile

Pesaro, appena finito il lockdown tornano i Roma al Parco 25 Aprile
PESARO - I panni stesi nella rete dell’area parking per i camper, sotto, sull’asfalto, una bacinella per fare il bucato, A pochi metri di distanza una sedia per...

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PESARO - I panni stesi nella rete dell’area parking per i camper, sotto, sull’asfalto, una bacinella per fare il bucato, A pochi metri di distanza una sedia per riposarsi e guardare “il panorama”. E pure un passeggino appoggiato sotto un albero. Dopo il lockdown, anche i rom sono tornati tra via dell’Acquedotto e Parco 25 Aprile.


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Le immagini che si palesano a chi si avvicina alla zona per parcheggiare e andare a lavorare o a fare due passi in centro, raccontano di un sito che sta ripiombando nel degrado, almeno per quanto riguarda le frequentazioni, anche se l’assessore Belloni ha riferito che con la fine dei lavori al bocciodromo e allo spazio skate e pump track, tutta l’area ne trarrà giovamento per rialzarsi e uscire dalle sacche di buio nelle quali è piombata ormai da diversi anni.
 

L’ultimo blitz in via dell’Acquedotto era stato effettuato da Polizia, vigili urbani a settembre dell’anno scorso. L’operazione aveva permesso di rimuovere quattro camper e una macchina. Risultavano senza assicurazione, ma non solo. Le verifiche tramite l’Aci avevano fatto emergere che l’intestatario possedeva ben 65 mezzi e soprattutto i cinque veicoli erano in uso a persone pregiudicate per reati di furto. All’interno dei camper c’erano una decina di persone, che erano state prese in carico dai servizi sociali del comune. Il carro attrezzi aveva caricato i cinque mezzi, portandoli via. Ora nella zona, tra i due parcheggi, ci sono meno camper, ma almeno tre se ne contano. La questione dei rom in questo primo anno di mandato, era stata affrontata anche in consiglio comunale, con un’interrogazione del consigliere comunale della Lega Francesco Totaro, alla quale aveva risposto l’assessore alla Sicurezza Riccardo Pozzi, fornendo numeri relativi alle operazioni effettuate. Ora dopo l’emergenza Coronavirus, la situazione va nuovamente monitorata, Oltretutto, chi lavora in zona ha segnalato nelle ultime settimane anche la presenza di piccoli incendi, nelle aree verdi dietro via dell’Acquedotto, che hanno richiesto anche l’intervento dei vigili del fuoco.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico