Contagi di rientro, già 700 tamponi analizzati da Ferragosto: «Tempi rispettati»

Contagi di rientro, già 700 tamponi analizzati da Ferragosto: «Tempi rispettati»
FANO - Hanno passato un Ferragosto al lavoro a eseguire tamponi al drive test al Codma di Fano, ma anche la sera precedente, di vigilia, e il giorno dopo, di domenica. E poi...

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FANO - Hanno passato un Ferragosto al lavoro a eseguire tamponi al drive test al Codma di Fano, ma anche la sera precedente, di vigilia, e il giorno dopo, di domenica. E poi ancora, il lunedì, il martedì, il mercoledì... «Dal Ferragosto fino a oggi abbiamo eseguito oltre 700 tamponi - contabilizza il dottor Eugenio Carlotti, coordinatore dei Servizi di Sanità Pubblica del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 1 - e non è finita. Stiamo lavorando a pieno ritmo, sette giorni su sette, ognuno di noi è coinvolto. Le ferie? Sono qua, al lavoro. Così tanti altri. Certo, qualcuno si è preso qualche giorno di riposo, e chi resta sopperisce a chi manca. Tutto il personale è coinvolto in un grande sforzo professionale che dall’inizio dell’emergenza non si è mai interrotto». 


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Dal 13 agosto in poi un impegno potenziato dai test obbligatori per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta, Spagna. Turisti che tornano nelle modalità più disparate (barca, catamarano, traghetti, auto, bus) con l’Area Vasta 1 a fare da imbuto-collettore. Il sistema sanitario della provincia di Pesaro e Urbino si è fatto trovare pronto, per questo Carlotti tiene a puntualizzare che i tempi di esecuzione degli screening sono rispettati.
 

E se qualcosa rallenta nella maglia incrociata dei controlli è appannaggio della casistica appartenente alla fisiologia. Il riferimento è alla coppia pesarese che, rientrata dalla Croazia a inizio settimana, ha detto che non era ancora stata chiamata per il tampone e il lavoro incombeva. Ieri mattina è arrivata la telefonata e tutto si è risolto. «Ma dispiace per certe dichiarazioni - puntualizza il dirigente - abbiamo decine e decine di nominativi da vagliare e mi risulta che tutti coloro rientrati il 17 siano stati chiamati». Il decreto ministeriale nello specifico, dà possibilità alternativa al viaggiatore di presentare l’esito di un accertamento molecolare o antigenico tramite tampone (eseguito non oltre tre giorni antecedenti al rientro) oppure obbliga all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione sino all’esecuzione del test. Nel Pesarese si è subito creato un percorso che prevede la segnalazione individuale del rientro al Dipartimento di Prevenzione dall’Asur Area Vasta 1, tramite un modulo da inviare via mail all’indirizzo prevenzione.av1@sanita.marche.it, che attiva la presa in carico dell’utente. E’ stato realizzato un centro prelievi dove l’utente, contattato successivamente dal Dipartimento di Prevenzione, viene indirizzato entro 48 ore (come stabilito dal decreto) all’esecuzione del tampone e poi sottoposto ad isolamento fiduciario in attesa del risultato. Il percorso può anche contare sul supporto della diagnostica dei laboratori pubblici locali, capaci ormai di processare centinaia di tamponi al giorno. Alla base un’azione coordinata che vede la collaborazione del Dipartimento di prevenzione dell’Asur Area Vasta 1, Azienda Ospedaliera Marche Nord, Capitaneria di Porto, Prefettura, forze dell’ordine e degli stessi vettori turistici (a Pesaro è il caso della Gomo Viaggi che gestisce il catamarano che fino a domani farà la spola tra Pesaro e la Croazia con il tampone ai passeggeri eseguito al momento del rientro in un check point). Un monitoraggio che si aggiunge a quelli ormai consolidati come, per esempio, il percorso guariti. Per questo continueranno a essere in funzione i drive test di Fano e Urbino. Dalla prossima settimana il punto screening di Fano sarà aperto il martedì, il mercoledì e il giovedì mattina. Attivo anche il drive test di Urbino come riferimento per l’entroterra.
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Corriere Adriatico