Area Vasta, arriva il bonus per il personale, ma non ancora il premio Covid

Pesaro, Area Vasta, arriva il bonus per il personale, ma non ancora il premio Covid
PESARO - Bonus per il personale dei presidi di Area Vasta 1 negli stipendi di ottobre e novembre, mancano però ancora all’appello i premi Covid a tutti coloro che...

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PESARO - Bonus per il personale dei presidi di Area Vasta 1 negli stipendi di ottobre e novembre, mancano però ancora all’appello i premi Covid a tutti coloro che sono stati considerati dei veri eroi. Per questo le parti sociali Cgil, Cisl e Uil annunciano un sit-in di protesta.


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«La direzione dell’Area vasta 1 - si legge nella nota diramata - informa che, dopo aver ascoltato le richieste delle organizzazioni sindacali e della Rsu nell’incontro tenutosi il 15 settembre scorso, procederà nei prossimi mesi al pagamento dei seguenti elementi premianti per il proprio personale dipendente del comparto.
 
Negli stipendi di ottobre verrà riconosciuto uno stato di avanzamento del 50% della performance individuale 2019, negli stipendi di novembre verrà riconosciuto il saldo della performance individuale 2018 e il saldo delle performance organizzativa ed individuale 2019».

«Nei mesi scorsi -prosegue la nota - a partire da giugno, sono state già riconosciute al personale impegnato nelle attività Covid le indennità dovute per malattie infettive e terapie sub- intensive, nonché il pagamento delle ore di straordinario e prestazioni aggiuntive effettuate dal personale. Per quanto riguarda la cosiddetta “premialità Covid” si deve ancora addivenire ad un accordo sindacale per riconoscere un incentivo al personale che ha prestato servizio con ogni meritevole impegno nei mesi dell’emergenza Covid». Tutto bene? Non proprio. La disponibilità dell’Area Vasta 1 non trova ricettivi i sindacati che ne spiegano i motivi e rilanciano: «Organizzeremo un sit-in alla sede Asur di Fano, lunedì pomeriggio» annuncia il referente del comparto Cisl sanità, Alessandro Contadini. I referenti sindacali Sciumbata (Cgi), Contadini (Cisl) e Aucello (Uil), ritengono che il problema sia a monte. Già nell’incontro del 15 settembre scorso, rimarca fra gli altri Alessandro Contadini, i vertici Asur avevano riferito chiaramente di non essere in grado di corrispondere al personale il premio Covid, perché non ci sono ancora oggi le risorse dedicate. 


«Il fatto che dopo mesi, ancora oggi - evidenziano Contadini e Sciumbata - non sia stato liquidato il premio Covid, è la conseguenza della mancata ripartizione delle risorse complessive, già assegnate ad Asur regionale per le singole Aree Vaste. Il prospetto-bozza sulla ripartizione che Asur ha presentato resta ad oggi per noi del tutto insoddisfacente, perché non tiene conto della reale situazione emergenziale affrontata sul territorio dai nostri sanitari, medici, infermieri e Oss. Risorse per questo del tutto insufficienti rispetto ai carichi di lavoro e ai rischi». Lunedì pomeriggio la riposta con i rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl insieme alla Rsu che denunceranno pubblicamente «lo stato di abbandono in cui versano da troppo tempo i dipendenti dell’Area vasta 1 costretti a lavorare di più per sopperire alla mancanza cronica di personale senza adeguata valorizzazione e riconoscimenti economici». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico