Guarisce dal Coronavirus, dona il plasma e per festeggiare scala il Catria in mountain bike

Pergola, guarisce dal Coronavirus, dona il plasma e per festeggiare scala il Catria in mountain bike
PERGOLA - Positivo al coronavirus a inizio marzo, è guarito, ha donato il plasma e nei giorni scorsi è salito fino ai 1701 metri della Croce del Catria in mountain...

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PERGOLA - Positivo al coronavirus a inizio marzo, è guarito, ha donato il plasma e nei giorni scorsi è salito fino ai 1701 metri della Croce del Catria in mountain bike. E’ la bellissima storia di un 52enne pergolese, da 6 anni donatore Avis.


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Sono proprio i responsabili dell’associazione a raccontarla: «Si è ammalato i primi di marzo, quando la pandemia era agli inizi. Prima il ricovero all’ospedale di Urbino, poi Civitanova, infine Campofilone. Forse la vigoria del fisico, forse il destino, non è stato necessario il ricorso alla terapia intensiva, sufficienti ossigeno e medicine, anche se queste, alla lunga, hanno avuto degli effetti collaterali, poi superati». Altruismo e generosità hanno caratterizzato le settimane in ospedale: «Un donatore ce l’ha nel “sangue” l’istinto del dono, l’attenzione verso l’altro.
 

Nel girare le strutture, non si è posto il limite della distanza con gli altri malati e ha prestato il suo aiuto, semplice ma prezioso, soprattutto nell’uso della tecnologia per mettere in comunicazione il malato con la sua famiglia. Rispetto e gratitudine per gli infermieri gentilissimi con protezioni ancora inadeguate e di fortuna che finivano i lunghissimi turni stremati e con volti e mani gonfi, arrossati e dolenti». E’ uscito il 20 aprile, dopo 34 giorni. «Tornato a casa e venuto a conoscenza, tramite Avis, della procedura in corso di raccolta plasma iperimmune dei contagiati guariti che serve per la cura di chi è ancora malato e che servirà se ci sarà una seconda ondata di contagi, senza indugio ha chiamato il numero dedicato e preso accordi per poter donare. Dopo l’esame preventivo per accertare la quantità di anticorpi, in questo caso molto alta, si è recato a Pesaro per donare». Infine la salita fino alla Croce: «Appassionato di mountain bike, una volta ripreso le forze ha affrontato, come altre volte, la salita sulla Croce del monte Catria a 1701 metri di altitudine» Enorme la gioia, bellissime le parole: «Stavolta è stato diverso, come nascere un’altra volta». Un grande esempio: «Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza – conclude l’Avis - e grazie a tutti coloro che, come te, guariti dal Covid-19 e in possesso dei requisiti, hanno deciso di donare un parte di se stessi alla comunità. Abbiamo bisogno di esempi positivi come il tuo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico