GABICCE MARE- Il sindaco di Cattolica, Mariano Gennari, l’ha definito «il nostro muro di Berlino». Domenico Pascuzzi, primo cittadino di Gabicce, conferma:...
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L’ordinanza regionale firmata dal governatore Bonaccini per contenere il Coronavirus blinda la provincia di Rimini: vietato entraci e uscirci, circolazione interdetta anche fra Comuni. Le aziende ancora aperte devono utilizzare solo lavoratori residenti nel Comune. Ieri, sia a Gabicce che a San Giovanni in Marignano (in direzione Tavullia e Gradara), alcuni irriducibili hanno provato a forzare le strade chiuse. Disagi a Mondaino e Montegridolfo in direzione Padiglione, dove per passare, vista la presenza di una telecamera, si deve fornire la targa al sindaco Giorgi.
«Purtroppo è una misura giusta per contenere il contagio - spiega Pascuzzi - Gabicce ha tre vie d’accesso con Cattolica: due sono state sbarrate a pedoni e auto, la terza sulla Statale 16 è aperta ma sorvegliata ogni ora. Qualcuno ha scavalcato? Sì. Ne parlerò con Gennari: potremmo mettere barriere più alte. Alcuni chiedono l’esercito? L’Emilia Romagna lo ha già fatto. Servono rinforzi per un controllo h24. Noi abbiamo offerto tutto l’aiuto che possiamo ai nostri cugini». Nel complesso i gabiccesi hanno reagito con spirito di squadra. «Li ringrazio. Ci segnalano chi non rispetta le regole, molte attività avevano chiuso autonomamente». La Protezione civile gabiccese segue 60-70 famiglie in difficoltà, utilizzando anche dei buoni spesa. Attivati un servizio psicologico telefonico e corsi online per le famiglie. Il Municipio copre tutti i servizi essenziali. «Ci stiamo muovendo anche con le associazioni di categoria, per fare proposte al Governo. L’impatto sui Comuni, con tributi e rette anche da noi sospese, sarà pesante. La priorità però è uscire da questa emergenza sanitaria: per questo anche io, come sindaco, chiedo di incrementare appena possibile il numero dei tamponi. Il Covid Hotel (vedi pagina Romagna, ndr) aperto a Cattolica? È una risposta condivisibile all’emergenza, sono ambienti che verranno sanificati, ne apriranno altri in Italia».
La speranza: ieri a Gabicce sono guarite due persone, negative anche al terzo tampone. Marito e moglie di 58 e 57 anni. Erano stati tra i primi positivi, dopo essere venuti probabilmente a contatto con il “filone” del ristoratore di San Clemente. «Sono sempre stati a casa, avevano sintomi leggeri, passati via dopo qualche giorno. I figli non vivono con loro - conclude Pascuzzi -. Ci siamo sempre sentiti telefonicamente, ora siamo felici». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico