Coronavirus, lettera dei sindacati dei vigili di Pesaro al Comune: «Mascherine inefficaci, non siamo protetti»

Coronavirus, lettera dei sindacati dei vigili di Pesaro al Comune: «Mascherine inefficaci, non siamo protetti»
PESARO - Come garantire la sicurezza di chi è posto a tutela della sicurezza? L’interrogativo racchiude i dubbi e le perplessità sollevate dai sindacati che...

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PESARO - Come garantire la sicurezza di chi è posto a tutela della sicurezza? L’interrogativo racchiude i dubbi e le perplessità sollevate dai sindacati che curano le questioni della polizia locale. Dall’inizio dell’emergenza i vigili, al pari delle altre forze dell’ordine - dalla polizia ai carabinieri - stanno sulla strada per controllare chi trasgredisce le norme stringenti che limitano gli spostamenti, per questo dovrebbero avere dei dispositivi sanitari adeguati, a cominciare dalle mascherine, tra i primi livelli di protezione. 


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Ma i sindacati stanno ricevendo sempre più segnalazioni (con foto) di mascherine ritenute “inefficaci” e per questo vogliono maggiori garanzie. Una richiesta che Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica girano direttamente al Comune di Pesaro in una lettera aperta indirizzata al direttore generale, al responsabile del personale e al comandante della polizia locale dove si esigono chiarimenti sulla distribuzione dei presidi sanitari ai dipendenti dato che le mascherine in uso sembrerebbero «assolutamente inefficaci rispetto al rischio contagio per questi lavoratori che svolgono la loro attività a stretto e diretto contatto con la popolazione».
 
«Apprezziamo l’iniziativa del Comune di Pesaro per consentire la distribuzione di mascherine chirurgiche alla popolazione – dicono - strumenti sicuramente utili per il contenimento dell’emergenza e riteniamo indispensabile anche un intervento per garantire il necessario approvvigionamento per il personale dell’ente che, in ragione dei compiti propri della polizia locale, ha contatto frequente e ravvicinato con l’utenza». Tuttavia, i sindacati affermano di aver ricevuto numerose segnalazioni di queste mascherine che suscitano più di un dubbio. «Chiediamo pertanto di avere conferma della congruità dei Dpi oggi distribuiti al personale – scrivono Vania Sciumbata (Cgil), Patrizia Pedaletti (Cisl) e Mariagrazia Tiritiello (Uil) - comprese le indicazioni sulla provenienza e la certificazione necessaria che ne garantisca la qualità». Le tre sigle sindacali aggiungono anche la richiesta per gli agenti di uno screening sierologico considerata anche l’iniziativa di Asur, Marche Nord e Regione attraverso il potenziamento dei laboratori dedicati all’esecuzione dei tamponi e l’avvio del controllo sierologico di operatori esposti a rischio.

Alla base ci sono ancora le «continue segnalazioni dei dipendenti - scrivono - rispetto agli elevati fattori di rischio a cui la loro attività è sottoposta anche in ragione della promiscuità in cui si trovano ad agire che determina una concreta possibilità di propagazione del contagio tra colleghi e quindi anche nei confronti dell’utenza». Si chiede quindi che «l’iniziativa di screening venga subito ampliata anche agli operatori di polizia locale del Pesarese per evitare che colleghi asintomatici possano trasmettere il virus contagiando non solo i colleghi con cui prestano servizio ogni giorno ma anche i cittadini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico