Contagiata dal Covid dieci mesi dopo la prima volta: lo studio Crisanti conferma. E ci sarebbero altri casi

Pesaro, contagiata dal Covid dieci mesi dopo la prima volta: lo studio Crisanti conferma. E ci sarebbero altri casi
PESARO - Prendere due volte il Covid? Possibile, purtroppo. Come ha raccontato al Corriere Adriatico l’avvocata e consigliera comunale Maria Rosa Conti, primo vero caso di...

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PESARO - Prendere due volte il Covid? Possibile, purtroppo. Come ha raccontato al Corriere Adriatico l’avvocata e consigliera comunale Maria Rosa Conti, primo vero caso di doppio contagio acclarato, con sintomi evidenti e tamponi positivi a certificarlo, testimoniato nella nostra regione. Maria Rosa Conti era risultata positiva e sintomatica il 9 marzo 2020, ri-positiva e di nuovo con sintomi prepotenti, un anno dopo, lo scorso 18 marzo con tampone molecolare a certificarlo lunedì 22. In pratica, considerando che l’avvocata Conti la prima volta si era negativizzata ai primi di maggio, si è di fatto riammalata circa 10 mesi dopo.

 

Un incubo per lei, un incubo per tutti. Anche perché i casi di covid-bis, solo nel nostro territorio, sarebbero una ventina.

La barriera protettiva 

La possibilità o meno di ricontagiarsi è un tema dibattuto. Proprio ieri è stato reso noto l’esito di uno studio condotto a Vo’ Euganeo in Veneto da Andrea Crisanti, microbiologo dell’università di Padova. Nove-dieci mesi: ecco quanto durerebbero gli anticorpi prodotti dal coronavirus Sars-Cov-2 nelle persone che sono state positive, o che sono negative ma positive al test sierologico. La ricerca, di cui è stato anticipato questo dato pubblicato sul Corriere della Sera, è in fase di revisione da parte del comitato scientifico della rivista Nature e ci vorrà almeno un mese e mezzo prima della pubblicazione. La ricerca è stata condotta insieme all’Imperial College di Londra ed è solo l’ultima, in ordine di tempo, alle moltissime dedicate alla durata degli anticorpi al fine di capire se e quando sarà necessario un richiamo del vaccino o ogni quanto dovrà essere ripetuto. Uno studio del King’s College di Londra rivela, invece, come la copertura possa calare rapidamente in categorie fragili o tra gli asintomatici. Lo studio di Crisanti suggerisce che la «barriera protettiva» per i positivi è duratura ma anche che chi si è ammalato l’anno scorso potrebbe ammalarsi di nuovo. Come accaduto a Maria Rosa Conti.

AstraZeneca

Il caso Conti, però, apre anche un altro fronte: la concomitanza, intesa come correlazione quantomeno temporale e di vicinanza fisica, del suo contagio avvenuto dopo che il marito si era vaccinato con AstraZeneca manifestando poi una febbre molto alta per tre giorni. Una decina di giorni dopo la vaccinazione il Covid l’ha di nuovo aggredita. Potrebbe esserci un nesso di causalità? Chi si vaccina, in alcuni casi, nei primi giorni, potrebbe sviluppare una carica virologica tale da contagiare chi è vicino? 

 

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Corriere Adriatico