Pasqua con i buoni spesa ma oltre 30 famiglie risultano irreperibili

La consegna dei buoni pasto alle famiglie
PESARO -  Tutti consegnati i buoni spesa, ma 30 voucher restano in Comune perchè le famiglie a cui erano destinati non si trovano. Sempre più attività...

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PESARO -  Tutti consegnati i buoni spesa, ma 30 voucher restano in Comune perchè le famiglie a cui erano destinati non si trovano. Sempre più attività commerciali della città aderiscono agli sconti: superata quota 50. Sabato pomeriggio era ancora in corso la consegna dei buoni spesa da parte della Protezione civile alle famiglie pesaresi in emergenza economica nel periodo di pandemia da Covid-19 ma alla fine, con una corsa contro il tempo, per tutti è stato possibile fare la spesa. 


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Per Pasqua, tutti i “ticket” da spendere nei supermercati, negozi di generi alimentari e altri beni di prima necessità, erano nelle case dei beneficiari e ieri mattina era di nuovo possibile recarsi a fare la spesa. «I buoni spesa sono stati tutti consegnati - hanno confermato ieri dalla Protezione civile di Pesaro - eccetto una trentina, per vari motivi non sono stati trovati i destinatari». Si tratta della seconda chiamata alle famiglie pesaresi, rivolta a chi ha difficoltà a pagare l’affitto o la rata del mutuo prima casa, con 1.100 nuclei che hanno avuto risposta positiva. Nella prima mandata della scorsa settimana, destinata alle famiglie più bisognose, avevano trovato risposta 1.262 nuclei familiari, con un valore medio del buono pari a 235 euro. Dopo la prima fase, erano avanzati 250.000 euro e al termine di una giunta straordinaria erano stati ridefiniti i criteri per una nuova assegnazione. 

Nella seconda chiamata, ogni beneficiario ha potuto contare su una spesa media di 246 euro. In tutto, dunque, tra prima e seconda tranche, 2.362 famiglie pesaresi hanno ottenuto i voucher, per una spesa totale di 566mila euro. Le risorse stanziate dal Governo per Pesaro ammontavano a 503mila euro, la giunta ha deciso di aggiungere 63mila euro come fondi del Comune. Intanto, sono salite a 54 le attività della città che hanno deciso di applicare lo sconto del 10% a chi si presenta con il buono spesa. 


Nel dettaglio, sono 11 farmacie, per gli alimentari uno a Calcinari, 9 nel centro storico, uno a Colombarone e uno Loreto, due al Mare, tre a Muraglia, sette a Pantano, due al Porto, uno al San Decenzio, tre in Soria, due in Tombaccia, uno alla Torraccia, uno a Villa Fastiggi, quattro a Villa San Martino, due a Villa Ceccolini e due in altre zone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico