PESARO - Il ragazzo del liceo scientifico Marconi, positivo al Coronavirus, sta bene ed è stato dimesso ieri dall’ospedale di Rimini, ma la classe e alcuni docenti...
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«Siamo in attesa di visionare la relazione di Asur – anticipa il preside Rossini – ma nel frattempo è stata attivata una cabina di regia unica fra Regione, sindaco e i dirigenti dei singoli istituti scolastici cittadini, per affrontare insieme eventuali nuovi casi in modo consapevole. Nell’incontro di ieri mattina con i funzionari Asur e il sindaco Ricci, si è ragionato su eventuali altri casi analoghi, che come immagino potrebbero arrivare a livello territoriale nelle prossime settimane. Per questo ogni eventuale caso sospetto o confermato all’interno della nostra scuola o in altri plessi, comporterà se ritenuto opportuno dagli enti competenti, un’ordinanza dedicata di chiusura o la rimodulazione delle attività scolastiche. La classe del 16enne è in quarantena su disposizioni di Asur, parliamo di circa 24 compagni di classe, che rientreranno a scuola solo dopo il 9 marzo, salvo diverse disposizioni ancora in evoluzione. Dovremo invece valutare, ma saremo più precisi dopo l’uscita dell’ordinanza stessa, eventuali provvedimenti per i docenti della sezione musicale frequentata dal 16enne».
«Credo che non sarà necessaria la quarantena per tutti i docenti dell’indirizzo, una decina in tutto ma l’eventuale provvedimento potrebbe interessare solo un paio di insegnanti, quelli più a contatto diretto con il 16enne, visto per esempio che per alcune materie di insegnamento, come le lezioni di strumento musicale vengono tenute singolarmente dal docente con il ragazzo».
Le previsioni
Lo studente di Morciano è stato dimesso nella mattinata di ieri dell’ospedale di Rimini e non presenta più febbre o altri sintomi. «C’è stata in queste ore concitate e di apprensione grande collaborazione da parte della famiglia del ragazzo – prosegue il preside – così come lui stesso è stato fin da subito aperto e disponibile, mostrando senso di responsabilità. Ieri mattina ha risposto alle domande dei medici Asur permettendo in questo modo di circoscrivere meglio la zona di una possibile diffusione del virus e non solo in ambito scolastico». Febbre e sintomi sarebbero durati solo lasso temporale breve. L’aula del liceo è di certo il luogo dove il 16enne ha avuto più contatti diretti e vicini con alcuni suoi compagni, oltre ad aver indicato ai sanitari anche aule e spazi precisi del Marconi che ha frequentato più assiduamente nell’ultima settimana. La maggior parte degli spostamenti e dei contatti all’esterno sarebbero avvenuti invece in Romagna fra Morciano e i locali della riviera nei weekend passati, dove il ragazzo ha frequentato gli amici romagnoli, è uscito a cena in un ristorante, è stato al cinema e in una discoteca della vicina riviera. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico