Spunta antenna 5G a Carignano, il comitato: «Toglietela». Iliad l'ha installata contro il parere del Comune, il caso al Tar

Spunta antenna 5G a Carignano, il comitato: «Toglietela». Iliad l'ha installata contro il parere del Comune, il caso al Tar
FANO - Carignano non si tocca. E’ questo il monito lanciato da un comitato spontaneo, nato tra i cittadini, per ottenere la rimozione di un’antenna, installata a...

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FANO - Carignano non si tocca. E’ questo il monito lanciato da un comitato spontaneo, nato tra i cittadini, per ottenere la rimozione di un’antenna, installata a sorpresa da Iliad durante l’estate.<

Un’antenna che costituisce un corpo estraneo sul profilo delle dolci colline di Carignano. Nonostante il parere sfavorevole del Comune che in zona non prevede l’installazione di ripetitori per la telefonia mobile, usufruendo della Legge Gasparri, che integra tali strutture fra le opere di urbanizzazione primaria, «alla stregua di acquedotti o allacci per il metano – evidenzia il comitato - che peraltro paradossalmente, ad oggi, ancora mancano in alcune vie della frazione», la società Iliad ha ugualmente deciso di procedere installando un palo con ripetitori, previo un accordo, con un privato cittadino della zona.

Case a poca distanza

Quest’ultima si trova nei pressi del cimitero e comunque vi sono delle case a poca distanza di metri. Gli abitanti di Carignano e dintorni appaiono seriamente preoccupati, al di là dell’impatto paesaggistico provocato dall’antenna, per le eventuali conseguenze sulla salute che la tecnologia 5G può portare, in termini di inquinamento elettromagnetico, sull’ambiente circostante e su chi ha scelto la campagna come contesto sano in cui vivere. Il Tar ha attualmente permesso l’installazione del ripetitore, riservandosi di pronunciarsi definitivamente il 20 settembre prossimo.

L'appoggio all'amministrazione

Per tale motivo il comitato è intenzionato a dare tutto il proprio appoggio all’amministrazione comunale che si è mostrata sensibile alla problematica ed ha chiesto un incontro al sindaco, da tenersi possibilmente entro i primi giorni della prossima settimana, al fine di valutare ogni azione possibile per evitare che il 20 settembre rappresenti solo una conferma dell’installazione già effettuata. I residenti considerano impensabile che un simile traliccio possa essere montato in una zona protetta, senza un minimo di consultazione con la popolazione del luogo.

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Corriere Adriatico