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PESARO - Intercettato mentre tornava a casa, gli trovano 300 grammi di hashish e 5 dosi di cocaina addosso. Il fatto è avvenuto sabato quando un giovane di Fabriano di 20 anni D.D.V, metalmeccanico, è stato fermato da una pattuglia dei militari dell’Arma. In macchina era assieme a due coetanei. Non uno stop casuale, i carabinieri avevano monitorato i suoi spostamenti ed erano convinti che quel passaggio fosse dovuto a un rifornimento di droga.
Il fatto
E non si sbagliavano.
Quanto alla cocaina, il quantitativo era minimo, tale da far pensare a un uso personale. Il giovane stava rientrando nella sua città dopo aver fatto rifornimento molto probabilmente a Fano. Da qui lo spostamento verso Mondavio per poi prendere per Pergola e scendere a Fabriano lungo la Sp16.
Processo per direttissima
Ma è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dai carabinieri di Mondavio. Ieri mattina il processo per direttissima in tribunale a Pesaro con il ragazzo, difeso dall’avvocato del foro di Pesaro Andrea Monsagrati, che ha ammesso gli addebiti scagionando di fatto i due amici. Il giovane è incensurato, lavora stabilmente come metalmeccanico. Non è chiaro se fosse un semplice corriere della droga o se fosse un punto di riferimento per alcuni clienti. Il giudice lo ha condannato a 1 anno e 6 mesi con pena sospesa. Le indagini sono in corso per intercettare il fornitore della sostanza stupefacente e il canale di approvvigionamento. Ci sono dei dubbi anche sul ruolo dei due amici, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
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Corriere Adriatico