PESARO - Sarà una coda dell’anno senza lo storico “Ristoro” di via del Teatro. Sulla mensa Pesaro gestita dalla Curia, conosciuta come mensa Oda, è...
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E c’è anche il dramma di chi si è ritrovato, proprio a ridosso di Natale, senza lavoro. Sono in sei: i più lavoravano alla mensa Oda da oltre una decina di anni e non appartengono ad una fascia di età facilmente ricollocabile nel mondo del lavoro. Solo uno, grazie a quota cento, potrà forse accedere alle pensione.
Persone per cui quel lavoro alla mensa rappresentava un introito sicuro, spesso l’unico che consentisse di affrontare spese importanti, come il pagamento dell’affitto. «Da ottobre - spiega uno degli ex dipendenti - ci avevano avvertito che sarebbe stato meglio che ci fossimo guardati attorno, perchè la mensa Oda rappresentava una spesa troppo rilevante per la Curia e la chiusura era prossima. Tuttavia abbiamo sperato fino all’ultimo in una svolta, un segnale, un piccolo “miracolo”. Purtroppo non è avvenuto. La mensa è stata chiusa e noi ci siamo sentiti abbandonati».
A nulla sono valsi i tentativi per scongiurarne la fine, in primis quello fatto da Denis Sansuini di Cimas Ristorazione, che si era offerto di trovare, congiuntamente con Curia e Comune, una soluzione. Stando a quanto affermato dalla Curia, era troppo ingente mantenere il servizio Oda a pagamento accanto alla mensa per i poveri, che rimane attiva e gestita da volontari Caritas che la sera del 25 dicembre serviranno la cena di Natale alla palestra dei Cappuccini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico