Centro vaccini a Pesaro, la burocrazia fa saltare l'hub di via Toscana

Centro vaccini, la burocrazia fa saltare l'hub di via Toscana
PESARO  - Sembrava ormai cosa fatta, il nuovo centro vaccinale di via Toscana. E invece è saltato l’accordo tra Asur Area vasta 1 e Marche Multiservizi per...

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PESARO  - Sembrava ormai cosa fatta, il nuovo centro vaccinale di via Toscana. E invece è saltato l’accordo tra Asur Area vasta 1 e Marche Multiservizi per aprire l’hub di Pesaro nell’auditorium della società a controllo pubblico del gruppo Hera, che aveva reso utilizzabile gratuitamente un’area destinata alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.

 

Ora l’Azienda sanitaria dovrà cambiare rotta e andare alla ricerca di un altro spazio, come alternativa al Ristò dell’Iper di via Gagarin (nella foto) che i proprietari non hanno più messo a disposizione. «Siamo molto delusi e amareggiati - commenta Eugenio Carlotti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 1, che ha gestito la trattativa -, non ci sono buone notizie. Pastoie burocratiche incomprensibili hanno portato di fatto a un ostruzionismo nei confronti del progetto. Procedure che rendono assai problematica l’apertura del servizio di profilassi in via Toscana». 

L'incartamento

Che la faccenda si fosse fatta difficoltosa lo aveva lasciato capire nei giorni scorsi anche Romeo Magnoni, direttore dell’Area vasta Pesaro, Fano e Urbino, con la frase «ci siamo incartati con chi ci deve dare il via libera a partire con il nuovo hub». Una sede, quella di Marche Multiservizi, «idonea, ben raggiungibile dagli utenti e adeguata ai bisogni dei cittadini per riprendere in maniera opportuna le vaccinazioni, con l’auspicio che ci sia una immunizzazione più ampia, per tenere sotto controllo le varianti Covid che potrebbero incidere sulla campagna autunnale e invernale, dobbiamo continuare a mantenere alta l’attenzione».

Il nuovo hub si affiancherebbe al punto vaccinale ospedaliero di Marche Nord, che ha trasferito l’attività dalla vecchia sede, riconsegnata agli studenti del corso di laurea in Scienze infermieristiche, nel centro prelievi di Muraglia in via Lombroso, rivolto esclusivamente ad anziani e persone fragili con malattie rare e gravi disabilità. Per i pesaresi e i comuni limitrofi, un bacino di circa 150.000 abitanti, le alternative al momento sono l’hub al Codma di Fano, il centro di Urbino in via Sasso vicino a Conad ed Eurospin, in piccola parte i distretti sanitari e la rete delle farmacie comunali da attivare. Appelli per un accordo tra Asur e multiutility sono stati lanciati infine, venerdì sera, durante il dibattito “Dalle promesse alla realtà: la sanità nelle Marche“ nell’ambito della Festa dell’Unità di Villa Fastiggi, al quale sono intervenuti il consigliere regionale Pd Andrea Biancani, l’ex governatore della Regione Luca Ceriscioli, Vania Sciumbata della Cgil e il presidente di Aspes Luca Pieri.

«È assurdo che Pesaro e il suo territorio non abbiano ancora una sede per il centro vaccinale - commenta Andrea Biancani -, sono mesi che il Ristò ha comunicato di non rendere più disponibili i suoi locali, l’assessore comunale alla protezione civile Enzo Belloni ha proposto la struttura di via Toscana con la piena disponibilità di Marche Multiservizi, mi chiedo come sia possibile che l’Area vasta non abbia individuato subito soluzioni alternative. Auguriamoci che l’andamento dei contagi non sia allarmante, perché c’è davvero il rischio di ritrovarci senza una sede adeguata».
 

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Corriere Adriatico