CATTOLICA - Arrivano i primi guai per il “bagnino social” Lorenzo Ercoles. Nell’ultimo video, infatti, l’ormai famoso bagnino influencer cattolichino ha...
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«Questo personaggio, su Facebook, usa uno pseudonimo e nel profilo non c’è la sua foto (ha detto riferendosi a chi l’ha querelato, ndr), ma vorrei sottolineare che questa cosa non ha nulla a che fare con i miei video. Il 7 maggio scorso, stavo discutendo di pesca con un mio amico e gli ho consigliato, in maniera scherzosa, di comprare quel giochino per pescare i pesci con le calamite, visto che la sua barca era fuori uso. Questo tizio è saltato fuori dal nulla e hai iniziato a insultarmi, dicendo che mi vestivo come Sailor Moon, e allora io gli ho risposto che con i tossici ludopatici non parlavo– continua Ercoles -.
Poi, mi ha scritto una lettera in cui mi diceva che mi avrebbe denunciato per diffamazione, allora anche io gliene ho inviata una cui gli dicevo che l’avrei denunciato per diffamazione e minacce, anche perché era venuto al mare a minacciarmi e un mese dopo mi sono trovato le brandine tagliate. Alla fine, mi ha denunciato e mi ha chiesto 5mila euro per ritirare la denuncia e così l’ho controdenunciato. Questa persona è di Cattolica, ma non penso sia stato lui a tagliarmi le brandine, l’ho scritto nella denuncia solo per fargli paura con la speranza che revocasse la sua denuncia e che io, poi, potessi ritirare la mia. Non c’è problema, proseguiremo per vie legali». Dopo l’annuncio di questo spiacevole episodio, su Facebook è partita la macchina di solidarietà, con un’idea lanciata da un utente per aiutare a pagare le spese legali al bagnino, tramite una raccolta di crowdfunding: «Il mio avvocato è anche il mio socio dello stabilimento balneare, e per una cavolata come questa non mi chiederà nulla al massimo gli offro una cena a fine stagione. Grazie, comunque, a chi ha pensato di darmi una mano».
Pochi ombrelloni per i turisti
Ercoles ha poi posto l’accento anche su un problema che riguarda i pochi ombrelloni utilizzabili per le norme anti-covid: «Le regole sono regole e se quest’anno tante persone sono rimaste senza ombrellone non è colpa nostra, loro possono lamentarsi con gli albergatori e gli albergatori con i bagnini, ma il distanziamento ha fatto diminuire il numero di ombrelloni, mentre i posti letto in hotel sono rimasti gli stessi. È inutile quindi che gli albergatori continuino a prenotare il posto in spiaggia per i loro ospiti, quando il posto in spiaggia non c’è». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico