Sassonia bloccata dai carri, Bargnesi appoggia la protesta: «Che errore, il carnevale è altro»

Sassonia verrà bloccata dai carri, Bargnesi appoggia la protesta: «Che errore, il carnevale è altro»
FANO La rivolta degli operatori Sassonia, che hanno protestato per la chiusura di viale Adriatico per il carnevale estivo annunciata per i giorni di Ferragosto, proprio quando la...

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FANO La rivolta degli operatori Sassonia, che hanno protestato per la chiusura di viale Adriatico per il carnevale estivo annunciata per i giorni di Ferragosto, proprio quando la loro attività subisce un incremento dopo un periodo di difficoltà, costituisce una grana che sembra aver sorpreso non poco l’attuale consiglio direttivo della Carnevalesca.

  In effetti le date del carnevale erano state rese note da tempo e non è la prima volta che per questo evento estivo viale Adriatico viene chiuso al traffico. 


Mancheranno i parcheggi


Questa volta però 3 giorni sono sembrati eccessivi agli esercenti e soprattutto per la soppressione dei parcheggi e la mancata previsione di aree di sosta alternative. La stessa formula del carnevale estivo, a parere di Fabio Bargnesi candidato alla presidenza della Carnevalesca nelle elezioni di settembre per il prossimo triennio dalla lista “Carnevale 4.0”, sarebbe da rivedere. «Non è più possibile – ha detto Bargnesi – offrire lo spettacolo dei carri allegorici fermi, come se fossero soltanto dei supporti senz’anima, magari di un complesso che fa musica. I carri sono i veri protagonisti del carnevale e quindi devono muoversi, devono animarsi, devono transitare tra il pubblico, lasciando la suggestione della propria immagine come una scia di emozioni, di colori, di creatività. Se in viale Adriatico i grandi carri non riescono a passare, meglio utilizzarli solo per l’edizione invernale del carnevale di Fano in viale Gramsci. Ridurre la sfilata ai carri di seconda categoria, significa sminuire il valore della manifestazione. Non è questa l’immagine che dovrebbe essere divulgata a livello nazionale e internazionale. D’estate potremmo proporre grandi mascherate di 200 persone che sfilando, coinvolgano il pubblico nel clima della festa».
Dunque meglio cambiare registro invece di replicare delle soluzioni che non rendono giustizia all’importanza della manifestazione fanese. Per quanto riguarda la protesta degli operatori, Bargnesi si meraviglia del fatto che non si sia organizzato un incontro preventivo che dovrebbe rappresentare la prassi di ogni decisione che investa la città, soprattutto se è in gioco il suo valore economico. Il contatto con i cittadini è essenziale perché tutto quello che riguarda il carnevale, vera festa di popolo, sia condiviso.


Rammarico per le tessere


In più non manca di esprimere il suo rammarico per la decisione assunta dalla Carnevalesca di accentrare tutto il tesseramento nella sede di via Rainerio, in pieno centro storico, al piano alto di palazzo Gabuccini, dove è difficile parcheggiare. Fino a qualche mese fa si facevano tessere dappertutto, le pratiche erano facilitate e l’ente ne traeva un buon edificio economico. 


 

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Corriere Adriatico