Blitz dei carabinieri al palas, trovate irregolarità nel cantiere. In arrivo sanzioni salate

L'intervento dei carabinieri nel cantiere del vecchio palas
PESARO Non c’è pace per il vecchio palasport di viale dei Partigiani che già da tempo deve barcamenarsi tra i lavori infiniti e i costi dell’appalto...

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PESARO Non c’è pace per il vecchio palasport di viale dei Partigiani che già da tempo deve barcamenarsi tra i lavori infiniti e i costi dell’appalto lievitati. L’ultima tegola è piombata nella giornata di ieri con l’ispezione a sorpresa dei carabinieri che ha portato al riscontro di diverse irregolarità sul fronte della sicurezza: in soldoni, non solo l’accertamento eseguito di ciò che non va porterà a multe salate a carico dell’impresa operante nel cantiere e a denunce nei confronti dei trasgressori, ma anche a un fermo dei lavori finchè non sarà sanato tutto ciò che dalle verifiche è stato definito fuori posto. Il che non è certo il massimo per un intervento iniziato ormai quattro anni fa, nel gennaio del 2018, e che sulla carta l’Amministrazione comunale con molto ottimismo si era detto fiduciosa della conclusione per l’estate del 2019. 

 

 

L'accesso ieri mattina
Ieri mattina i carabinieri del Nucleo tutela del lavoro e ispettorato del lavoro hanno compiuto un accesso nel cantiere del futuro auditorium che dovrà essere intitolato a Scavolini. In quel momento c’erano mezzi e operai al lavoro e l’arrivo dell’Arma ha congelato tutto. Una presenza, quella dei carabinieri, con movimento di auto e di uomini in una zona centralissima della città, ben visibile anche dalla strada, con un viavai continuo, che non ha mancato di suscitare curiosità anche perchè il vecchio palas e il suo destino è tra quegli argomenti che inevitabilmente fanno sollevare dibattiti e discussioni, non fosse altro per il simbolo stesso che rappresenta per Pesaro e per essere stato il tempio del basket (e dell’allora Scavolini) quando ancora la Vitrifrigo Arena era ben là da venire.

La notizia rimbalzata
E, inevitabilmente, la notizia è rimbalzata ben presto per tutta la città. Nel corso dell’ispezione, che è proseguita per diverso tempo, i militari hanno rilevato diffuse irregolarità legate in primis alla sicurezza stessa del cantiere: come i parapetti di cui era sprovvisto in alcune zone, le aperture a terra non regimentate, le protezioni per gli operai stessi al lavoro, e ancora questioni legate ai bagni e gli spogliatoi del personale e, infine, anche il mancato rispetto della normativa per la prevenzione del contagio anti Covid.

La responsabilità penale
Sono stati rilevati quindi diversi profili di responsabilità penale in base alla legge 81/2008 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Scatteranno quindi denunce per le violazioni di legge e omessa vigilanza a carico dei titolari dell’impresa affidataria e coordinatori della sicurezza in fase di esecuzione.

Il cantiere della G.M. Costruzioni di Fano quindi è stato sospeso finché non verranno sanate tutte le irregolarità. Scatteranno delle multe per qualche decina di migliaio di euro (una cifra ben superiore ai 50mila euro) che dovranno essere pagate in parte prima di poter riaprire.

Ci sarà quindi un nuovo controllo prima di poter ottenere il via libera. Tra l’altro ieri mattina si sarebbero dovute svolgere le prove di carico sulle balaustre - in queste ultime settimane i lavori si sono concentrati sulla posa del tetto, intervento particolarmente complesso -, ma tutto è stato giocoforza rimandato. Va detto che non è stato soltanto lo storico hangar a finire nel mirino dei controlli dei carabinieri.

Altri cantieri nel mirino


Sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro nel Pesarese si sta assistendo a un’intensificazione dei controlli in particolare per quello che concerne il settore dell’edilizia dove sono numerosi i cantieri aperti. A questo proposito, nell’ambito delle verifiche condotte, ulteriori accertamenti hanno portato anche a sanzioni e denunce per irregolarità all’indirizzo di un cantiere in via dei Tigli dove si sta costruendo un residence. In questo caso l’illecito riguardava anche l’assunzione di lavoratori.

 

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Corriere Adriatico