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URBINO Il campo largo a Urbino è una realtà: dieci partiti sostengono la candidatura a sindaco di Federico Scaramucci: Pd, Movimento 5 Stelle, Articolo Uno, Sinistra Italiana, Europa Verde, Italia Viva, + Europa, Urbino Bene Comune, Psi e Sinistra per Urbino. La presentazione del candidato sindaco del Pd che sfiderà il sindaco uscente Maurizio Gambini, candidabile per la terza volta, è prevista venerdì prossimo, alle 17.30, nella sala Raffaello del Collegio omonimo in piazza della Repubblica. Partirà così la campagna elettorale della coalizione di centrosinistra che ha scelto un nome evocativo: “La città che verrà”.
Ottimismo e fiducia
«Siamo certi – esordisce un ottimista Giovanni Alvarez di Italia Viva – che questa formazione ci porterà alla vittoria.
«La coalizione – rimarca il sempre più combattivo (almeno nelle vicende ambientali e legate al territorio) Gianluca Carrabs – si presenta ad Urbino unita e competitiva con Federico Scaramucci. Un grande progetto che ha come obiettivo quello di voltare pagina per dire basta alle discariche, ai favoritismi e al declino economico, sociale e culturale di Urbino».
I temi per la città
«Dopo aver prodotto un programma per la città, presentato alla stampa, il tavolo progressista si è ritrovato sul nome di un candidato unico - rileva segretario dem locale Giorgio Ubaldi –. Una prova di unità che fa ben sperare, appunto, per la città che verrà».
«Avevamo indicato Oriano Giovanelli che per noi era il miglior candidato perché avrebbe rappresentato una netta svolta rispetto alle politiche privatistiche e autoritarie del centrodestra con la sua caratura culturale, la sua esperienza e le sue competenze - evidenzia Stefano Azzarà di Sinistra per Urbino – ma abbiamo scelto Scaramucci per vincere la campagna elettorale contro Gambini e la sua maggioranza di destra».
Il declino da sottolineare
«Vogliamo sottolineare l’importanza che, per la prima volta a Urbino – aggiungono i componenti di Articolo 1 –, si riuniscono più forze politiche in modo unitario per progettare e realizzare un futuro capace di superare il declino della città e i grandi limiti dell’amministrazione attuale. Urbino capoluogo e definisce un ruolo e una funzione più impegnativa anche per il territorio».
«L’aspetto più importante è che questa coalizione – concludono i pentastellati – abbia recepito molti dei punti programmatici da noi proposti, che tradizionalmente ci stanno più a cuore e che ci hanno sempre visto in primo piano dentro e fuori il consiglio comunale».
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