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SAN COSTANZO - A chi non è capitato di ricevere telefonate con prefissi delle più svariate province italiane o perfino con numeri esteri da Albania, Romania e Inghilterra? Esasperata dalle decine di chiamate, un’infermiera di San Costanzo ha deciso di postare il tutto sui social. E non è la sola ad aver visto la sua privacy familiare continuamente invasa da telefonate di sconosciuti operatori che offrono fantomatici sconti e servizi.
Fastidio insopportabile
Un fastidio oltremodo insopportabile per un’infermiera che proprio al rientro a casa cerca naturalmente di rilassarsi e recuperare le energie fisiche e mentali che una professione del genere richiede, specialmente in tempi così difficili come questi durante la pandemia.
Amici di Mondolfo e San Costanzo ne hanno approfittato per segnalare anche loro un disagio che si è acuito esponenzialmente nel corso delle ultime settimane e durante i mesi del lockdown. A volte dietro il numero di un centralino ci può essere una telefonata di lavoro, di un ufficio o di un amico e viene spesso naturale rispondere, anche per cortesia. Ad altri ancora è capitato di ricevere decine di telefonate al mese da prefissi telefonici stranieri.
Dire «no grazie» ai call center non basta. Anche bloccandoli purtroppo come accaduto ad Eva nemmeno visto che si nascondono dietro numeri sempre diversi. «Io sono arrivata a 12 chiamate perse. Non ne posso più», ha aggiunto Lucia Spinelli. Lorenzo Paolinelli di Mondolfo, attualmente in Umbria a Spello per motivi di lavoro - bloccato dalla zona rossa - si sente di dare un consiglio per non venire disturbati: «Bloccarli tramite gestione telefono. Così non suona».
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