CAGLI- Nel laboratorio tessile i dipendenti erano tutti in nero e c’erano gravi mancanze dal punto di vista della sicurezza: azienda chiusa e maxi multe ai gestori. ...
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Importante operazione di vigilanza a contrasto del lavoro sommerso, svolta nella giornata di ieri dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pesaro/Urbino, operante all’interno dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pesaro/Urbino, congiuntamente a personale del Comando Stazione Carabinieri di Cagli (PU), dell’Asur di Urbino ed dell’Inail di Pesaro. All’interno di laboratorio tessile sono state riscontrati ben 6 lavoratori non regolarizzati a norma di legge su 6 lavoratori controllati. Ricorrendone i presupposti di legge, ossia essendo la manodopera irregolarmente occupata nella misura pari al 100% del personale trovato intento al lavoro al momento del controllo, l’azienda ispezionata è stata destinataria del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Il titolare dell’azienda si è reso peraltro responsabile di gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, e nello specifico per non aver rispettato nessuna delle norme obbligatorie e previste dalla normativa vigente. Il laboratorio tessile veniva posto sotto sequestro ai sensi. Nel corso del servizio rilevate sanzioni amministrative per un totale di 12.000 euro connesse con l’impiego dei lavoratori “in nero” e carenze igienico sanitarie ed ammende per un totale di 9.500,00 euro circa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico