A Cagli inaugurato nella commozione generale il busto di Sebastiano Di Priolo, il medico anima dell'ospedale

Il busto di Sebastiano Di Priolo
CAGLI - Una folla eterogenea, composta ed emozionata, ha preso parte, ieri mattina, alla cerimonia di celebrazione e inaugurazione del busto dedicato al dottor Sebastiano Di...

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CAGLI - Una folla eterogenea, composta ed emozionata, ha preso parte, ieri mattina, alla cerimonia di celebrazione e inaugurazione del busto dedicato al dottor Sebastiano Di Priolo, organizzata dal comitato Croce Rossa di Cagli. Autorità istituzionali, sanitarie, militari e della Croce Rossa, insieme a tantissimi cittadini, si sono ritrovate nella piazza davanti l’ex ospedale Angelo Celli.

 

In prima fila la vedova Cristina e i tre figli del dottor Di Priolo che, per una vita intera, hanno condiviso un marito e un padre con tutti coloro ai quali “il doc” non ha mai negato un aiuto, con immensa professionalità, disponibilità e umanità.


<«Oggi è una giornata di festa, celebriamo la giornata mondiale della Croce Rossa, i 31 anni del comitato di Cagli e la memoria di un grande volontario, medico e soprattutto di un grande uomo», ha commentato, trattenendo a fatica l’emozione, il presidente del comitato Cri Cagli Filippo Torri. È stata ripercorsa l’incredibile vita del dottore per antonomasia, sia in campo medico, che l’ha portato ad essere l’anima e il corpo dell’ospedale cagliese per oltre trent’anni, che come volontario Cri, grazie al quale la sezione di Cagli è nata e prosperata, continuando ad avvicinare ai 7 principi tante generazioni di giovani. «È stato la vita di ogni decisione di carattere sanitario, logistico e organizzativo della Croce Rossa. Nonostante abbia ricoperto le massime cariche della Cri e potesse guardare tutti dall’alto della sua esperienza, non ha mai imposto nulla - continua Torri - aveva due verbi dare e fare, è stato sempre un punto di riferimento per chiunque abbia incontrato nel suo cammino.


Momenti di grande emozione, culminati nell’inaugurazione, accompagnata dalle toccanti parole di una poesia scritta da Giovanni Rosi, del busto realizzato dall’artista Ettore Cambioli, che sarà installato all’interno dell’Ospedale, svelato dalla famiglia del dottore. «Ringrazio tutti per l’affetto dimostrato. I principi che meglio raffiguravano mio padre sono volontarietà, umanità e imparzialità. C’era sempre per chi chiunque avesse necessità, a prescindere dalle idee divergenti», ha commentato il figlio Alessandro, facendo fatica a trattenere le lacrime.


Lacrime che scendevano discrete anche tra la folla, lacrime di riconoscenza, affetto e orgoglio, per un grande cittadino, romano di origini ma cagliese di adozione, che, anche grazie alla statua che lo ritrae con il camice e il suo inconfondibile sorriso, nessuno potrà mai dimenticare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico