FANO - Bolletta salatissima recapitata da un'anziana che vive sola. La vicenda riguarda una 92enne fanese alla quale, a causa di una perdita d'acqua, sono arrivate due...
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Un vero e proprio salasso per la donna, che abitualmente ha un consumo molto contenuto, di circa 30 metri cubi, a una tariffa agevolata di 0,78 euro, pari all’importo di 71,71 euro nel 2014.
C'è stata una perdita nella condotta dell'utente e l'acqua si è dispersa nel terreno. La perdita affiorava nel marciapiede dell'abitazione vicina e quindi l'anziana è stata avvisata di quanto stava accadendo, ma ormai era troppo tardi. Aset, infatti, ha emesso una prima fattura trimestrale di 2.275,93 e dopo qualche giorno i tecnici dell'azienda hanno scritto una lettera per certificare l'anomalo consumo di acqua: "Si invita a verificare se il totale di 641 metri cubi in 113 giorni, 5,67 metri cubi al giorno è da attribuire ad un reale consumo od una perdita dell'impianto".
In realtà Aset avrebbe già dovuto sapere cosa stava avvenendo perchè l'impianto è dotato di telecontrollo, cioè un contatore dell'acqua collegato a un apparecchio trasmettitore che invia continuamente impulsi ad Aset che può così verificare i consumi anomali. In seguito Aset ha emesso una seconda fattura per un importo di 3.440,1 euro, con un costo di 2,43 euro al metro cubo, cioè la tariffa massima contro gli sprechi.
Purtroppo quando l'anziana ha avanzato un reclamo all'Aset, l'azienda ha spiegato che secondo la normativa le perdite a valle del contatore sono di responsabilità dell'utente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico