I Belfortissimi dal presidente Mattarella: tutto merito, sapete di cosa? Di una lettera

I Belfortissimi dal presidente Mattarella: tutto merito, sapete di cosa? Di una lettera
BELFORTE  - Tra i nuovi Alfieri della Repubblica, scelti e nominati personalmente dal presidente Sergio Mattarella ci sono i “nostri” Belfortissimi, che saranno...

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BELFORTE  - Tra i nuovi Alfieri della Repubblica, scelti e nominati personalmente dal presidente Sergio Mattarella ci sono i “nostri” Belfortissimi, che saranno premiati con una targa per quanto fatto in nome dell’amicizia e dell’inclusione.

 

La notizia è arrivata a Michela Mauri, mamma di Marco e Cristiano, venerdì sera e lei stessa è ancora incredula e felice insieme a tutti i Belfortissimi, il gruppo di giovani di Belforte all’Isauro che nel 2021 subito dopo la maturità ha affrontato il Cammino di Santiago e l’anno scorso la difficilissima Via degli Dei da Bologna a Firenze. 


L’esempio


Tutti per uno e uno per tutti: joelette compresa per non lasciare indietro nessuno. «Per la forza inclusiva della loro amicizia», si legge nella motivazione delle targhe che il presidente in persona consegnerà loro il prossimo 24 febbraio al Quirinale. Marco, Cristiano, Adam, Manuel e Davide sono i “Belfortissimi in cammino”, cinque ragazzi di Belforte all’Isauro, piccolo paesino del Pesarese, che due anni fa hanno deciso di festeggiare la maturità con un viaggio straordinario. L’eccezionalità del viaggio stava nel fatto di percorrere il Cammino di Santiago, 902 km di strade sterrate, sentieri e salite, insieme a una joelette, una carrozzella da fuoristrada, concepita per permettere a chi ha una mobilità ridotta di percorrere tratti off-road grazie all’aiuto di almeno tre accompagnatori. Così tutti e cinque hanno potuto vivere insieme questa esperienza. Una prova che la forza dell’amicizia consente di compiere imprese che sembrano impossibili.


«Ironicamente un po’ di tempo fa, avevo detto loro che il mio sogno era di portarli dal presidente Mattarella, - racconta mamma Michela - persona che stimo tantissimo. L’ho sempre pensata come un sogno e avevo scritto una lettera, mesi fa, alla segreteria della Repubblica, raccontando la loro storia, che parla di un’amicizia che ha reso possibile una cosa impossibile. Sinceramente poi non ci avevo pensato più, fino alla telefonata che ho ricevuto venerdì sera. Essere riconosciuti dal presidente è l’apice di qualsiasi riconoscimento nella vita e i ragazzi sono emozionatissimi, c’è un grande entusiasmo e tanta soddisfazione».

Dopo l’avventura del Cammino di Santiago (902 chilometri, 51 giorni di cammino, con 5 adolescenti, un bambino, una mamma e una goelette, la carrozzina monoruota adatta al fuoristrada), i Belfortissimi hanno affrontato l’anno scorso il difficilissimo percorso della Via degli Dei, 121 km suddivisi in cinque tappe dal 5 al 10 settembre 2022. «Un’esperienza straordinaria, più forte di quella di Santiago, nonostante i chilometri fossero di meno, - prosegue mamma Michela - sia perché eravamo in Italia, ma soprattutto perché quello è un sentiero che mai prima d’ora era stato battuto da una joelette, proprio per la complessità che la cosa comporta. Ci sono stati momenti intensi di difficoltà e i ragazzi erano totalmente soli nel bosco: con il furgone di sostegno li lasciavo la mattina e li rivedevo la sera, al termine della tappa. Non c’erano possibilità di contatto e ogni difficoltà l’hanno superata da soli, con le loro sorprendenti ed eccezionali forze».


L’omaggio


Un riconoscimento che omaggia il coraggio e la forza di Marco (19 anni) e suo fratello Cristiano (18anni), Davide (20 anni), Adam (19anni) e Manuel (19 anni) e Marco Pagliardini (21 anni) che ha sostituito Cristiano nella Via degli Dei. I testimoni scelti dal presidente non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani, attraverso gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. 
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Corriere Adriatico