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FANO Momenti di tensione su un autobus della linea 25 Rossa, che dal Pincio di Fano porta a Urbino. Il mezzo si è fermato qualche chilometro dopo la partenza, a Carrara sulla strada Flaminia, perché due passeggeri erano piuttosto agitati. Modi infastiditi, prima, poi toni alterati verso il personale di controllo, che li stava invitando a scendere oppure a pagare la tariffa giusta per arrivare a destinazione.
L’allarme
La situazione minacciava di deteriorarsi in breve tempo e di conseguenza è stato richiesto l’intervento da parte delle forze dell’ordine. Sono intervenuti agenti della polizia locale e del commissariato fanese, che alla fine hanno accompagnato fino alla caserma in via della Costituzione i due irritabili passeggeri, per poi identificarli (sono entrambi immigrati) e valutare eventuali provvedimenti nei loro confronti.
L’autobus della linea 25 Rossa era partito dal Pincio di Fano alle 18.30 e il personale di controllo ha cominciato a verificare i biglietti dei passeggeri: i due immigrati ne erano entrambi provvisti, avevano però pagato una tariffa che dà diritto a una percorrenza limitata. Quando il limite della percorrenza è stato superato, ai due viaggiatori in questione è stato chiesto di scendere alla fermata successiva oppure di integrare il biglietto, pagando l’aggiunta necessaria ad arrivare fino alla destinazione desiderata.
Gli animi surriscaldati
E a quel punto gli animi dei due passeggeri hanno cominciato a scaldarsi un po’ troppo. Dalle parole non si è passati ai fatti, ma la situazione cominciava a inclinare male, anche perché il personale di controllo continuava a ricevere secchi rifiuti alla richiesta di fornire le generalità, e di conseguenza è stato necessario chiedere l’intervento da parte delle forze dell’ordine.
«Dopo le fasi più accentuate dell’emergenza sanitaria – ha specificato Massimo Benedetti, direttore del consorzio Adriabus, che comprende Ami – è stato incrementato il servizio di controllo sui mezzi di linea, proprio a tutela di quanti usufruiscano in modo corretto di un servizio per tutti, cui è richiesto di coprire con la bigliettazione almeno il 35 per cento dei costi di produzione. Si può dire che l’evasione si mantiene su una quota fisiologica»
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Corriere Adriatico